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Omelia aaa del 8 dicembre 2021

L’idea che la Madonna sia nata senza peccato originale¸ questo sarebbe il senso del termine “Immacolata concezione”¸ il senso della festa di oggi¸ vorrebbe dire che Maria e’ stata concepita dai suoi genitori che vengono chiamati Anna e Giacobbe…. dopo mi verra’ in mente…dai Vangeli Apocrifi¸ perche’ nel Vangelo non c’e’ scritto nulla di tutto questo. Quindi se si vuol stare nella Bibbia la festa dell’ “Immacolata” semplicemente non esiste. Allora¸ dicevo: secondo la tradizione soltanto Gesu’ e’ libero¸ e’ totalmente santo ed e’ esente dal peccato originale. Tutti gli altri uomini¸ dopo Adamo¸ tutti nascono col peccato originale . Maria ¸ secondo il Vangelo¸ secondo i testi del Nuovo Testamento¸ e’ anche lei nata con il peccato originale. L’idea che Maria fosse stata liberata dal peccato originale non esiste nel Nuovo Testamento. Ripeto. non c’e’ nessuna parola ¸ nessuna virgola¸ all’interno del testo biblico dal quale si possa derivare che Maria e’ nata senza peccato originale. Questo sarebbe “Immacolata Concezione”. I genitori di Maria avrebbero generato una bambina priva di peccato originale. Questo non esiste¸ non e’ documentato mai in nessun luogo nel nuovo testamento¸ sia ben chiaro. Per secoli venne considerato eretico chi affermava questo. I Domenicani hanno sempre rifiutato di accettare questa teoria di una Immacolata concezione di Maria¸ i Francescani¸ all’opposto¸ hanno difeso sempre questa … Le liti tra Domenicani e Francescani durarono fino al 1600. Fra l’altro questa idea di una nascita diversa di Maria per le prime volte in occidente¸ l’oriente ha una sua storia¸ in occidente e’ nata in Inghilterra attorno all’anno 1000. Per le prime volte in Inghilterra nell’anno 1000 si comincia a sospettare¸ prendendolo dai Vangeli Apocrifi¸ che Maria potesse essere¸ come Gesu’¸ libera dal peccato originale. Cosa che¸ ripeto¸ venne considerata eretica praticamente fino al 1600. Dopo il 1600 si proibi’ ¸ venne proibito di discutere su queste cose. A poco a poco¸ siccome la devozione verso l’Immacolata Concezione si diffondeva ¸ nel 1854 Pio IX decise di accettare la possibilita’ di una festa dove si celebrava il fatto che anche Maria sarebbe stata libera dal peccato originale. E’ stata la visione di Lourdes che ha reso possibile tutto questo. Quindi si tratta di qualcosa che non ha il minimo fondamento della Bibbia¸ che è stata considerata eresia per secoli e che poi e’ diventata una grande festa e una “verita’” a cui credere. Questa e’ la storia oggettiva di come sono andate le cose. Solo per chiarire quello che realmente e’ successo. Non c’e’ niente di male in tutto questo¸ semplicemente si sono adoperati dei Vangeli apocrifi¸ ma non e’ mica detto che i Vangeli apocrifi non siano dei libri santi; la Chiesa dice che non vanno bene¸. pero’ dal 1100 in poi¸ cioe’ dall’epoca di Giotto in poi ¸ piacevano talmente alla gente che cominciarono¸ le pitture¸ a raccontare la storia di Gioacchino ed Anna¸ papa’ e mamma della Madonna. Tutte cose che¸ ripeto¸ sono belle¸ sono ¸ sono… direi confortanti¸ ma non c’e’ nessuna sicurezza che siano reali. La situazione e’ questa. Per il resto mi sono gia’ dilungato fin troppo in questa specie di polemica¸ la quale pero’ e’ verita’ assoluta¸ quello che sto dicendo. Quello che mi interessa e’ invece una cosa secondo me piu’ utile e intelligente. Cioe’ leggere con attenzione il racconto di Luca sull’annunciazione. Qualcosa abbiamo fatto anche in anni precedenti perche’ anche questo e’ un testo di grande finezza¸ molto strano devo dire¸ eh… Perche’ gli unici Vangeli i quali parlano di un’infanzia di Gesu’ sono il Vangelo di Matteo e il Vangelo di Luca¸ in Giovanni non c’e’ nulla che parli dell’infanzia di Gesu’¸ in Marco tanto meno. E’ strano ma e’ cosi’. Un’altra stranezza e’ questa: che normalmente quando due vangeli raccontano le stesse cose¸ direi che la maggioranza del testo e’ uguale nei due Vangeli ¸ o nei tre Vangeli a seconda dei casi ed eventualmente ci sono delle piccole differenze¸ nel caso nostro e’ il contrario. Che se voi leggete il testo di Matteo e il testo di Luca e contate le parole che sono presenti nei due testi sono pochissime¸ ve le leggo: “promessa sposa”¸ “Maria”¸ “Giuseppe”; “ventre”¸ “Davide”; “non temere”¸ “generare”¸ “figlio¸ chiamare¸ nome ¸ Gesu’¸ angelo. Dodici parole. Ah¸ scusate “Spirito Santo” : tredici parole. Il testo ce l’avete davanti sui foglietti ¸ contiene una quantita’ di parole¸ non 13 soltanto. Dico le parole che si leggono sia in Matteo sia in Luca sono soltanto queste. Per il resto e’ un linguaggio completamente diverso nei due Vangeli. Allora secondo me la cosa piu’ interessante sarebbe prendere il testo di Luca ¸ tradurlo rispettando l’uso delle parole che ci sono in greco¸ non inventandolo come invece fa il testo qui in Italiano¸ traducendo quello che c’e’ scritto in greco e andando sul vocabolario a cercare cosa voglian dire le parole¸si possono imparare parecchie cose. Alcune le ho gia’ detti negli anni passati. L’Angelo Gabriele fu mandato da Dio in una citta’ della Galilea di nome Nazareth¸ non “chiamata”¸ “di nome” Nazareth. A una vergine promessa sposa di un uomo della casa di Davide “di nome” (questo e’ giusto) Giuseppe. La vergine aveva “nome” Maria. Continua a esser ripresa la parola “nome”¸ stranissima la cosa perche’ poi c’e’ il verbo “chiamare”¸ non si possono mescolare dove c’e’ “nome” bisogna tenere “nome”¸ dove c’e’ “chiamare” bisogna dire “chiamare”. Perche’ vuol dire che l´evangelista intende dirci che Dio ha modificato la realta’¸ ha fatto succedere qualche cosa di nuovo. Questo e’ il racconto dell’Annunciazione e sarebbe bene che noi¸ quando dico “Annunciazione”¸ cancellassimo dalla nostra mente i quadri che a partire da Giotto in poi hanno descritto l’Angelo con le ali in casa¸ la Madonna rannicchiata di solito indietro¸ l’Angelo che le parla¸ lei che risponde. Possiamo cancellare dalla memoria questa… ¸ queste pitture? E cercare di dire: “ma un lettore di Luca nell’anno 90¸ nell’anno 120 dell’epoca cristiana¸ leggendo “citta’ della Galilea”¸ “nome Giuseppe”¸ “vergine Maria”¸ “rallegrati” …. leggendo queste cose¸ che cosa avra’ pensato¸ che cosa avra’ immaginato nella sua testa? Questa e’ la cosa da fare¸ perche’ altrimenti noi spieghiamo tutto con l’angelo con le ali e allora ¸ allora voi capite che invece di studiare la Bibbia¸ studiamo la pittura. Quindi cancelliamo per piacere quello che c’e’ anche nel Duomo di Cremona¸ la sopra nell’abside¸ sempre illuminato con la Madonna e l’angelo¸ l’angelo e la Madonna. Quello e’ un disegno che e’ nato nel 1000. Luca scrive probabilmente attorno all’80 - 90 avanti Cristo. Le parole di Luca che cosa facevano venire in mente alle persone di allora? Quando dice “Angelo” cosa pensavano loro? Non e’ mica detto che pensassero a uno con le ali ¸ eh. Questo l’ho gia’ detto due anni fa quando ho parlato degli angeli. Angelo e’ semplicemente un messaggero¸ non e’ neanche detto che l’angelo abbia forma umana. L’angelo e’ una notizia. Quindi di per se l’Arcangelo Gabriele fu mandato in una citta’ puo’ essere semplicemente il modo di dire che Dio fece conoscere a una persona una sua promessa. Non e’ detto che allora si pensasse che una figura angelica e’ apparsa in una persona giovanile ¸ un giovane . Questo l’hanno inventato i pittori¸ non c’e’ nel testo. A queste parole viene salutata Maria. Gia’ ho dimostrato due o tre anni fa che “Rallegrati piena di grazia¸ il Signo re e’ con te”¸ il “piena di grazia” e’ sbagliato. E’ il famoso kekaritomene¸ non si puo’ tradurre “piena di grazia” ¸ si deve tradurre “favorita”¸ “benedetta”¸ “fortunata”¸ “preferita da Dio”. Quindi e’ un passivo¸ non e’ un attivo. Maria non viene presentata come Santa¸ piena di Grazia¸ no: e’ una che ha ricevuto un dono che non meritava¸ un dono gratuito che Dio le ha concesso¸ quindi “favorita”¸ se volete “arricchita da Dio”¸ da una stima che di per se’ non nasce dal suo temperamento ¸ dal suo carattere¸ ma e’ un dono di Dio. E’ quindi il contrario di quello che si legge qui: “piena di grazia”¸ “riempita” eventualmente¸ gratuitamente da Dio di grazia. Quindi lei non e’ santa per nascita¸ ecco qui l’errore¸ il testo di Luca non dice che e’ nata Santa¸ ma che eventualmente l’ha fatta diventare Santa un messaggio divino¸ quindi dire “Immacolata Concezione” e’ falso. Lo so che quando alzo la voce e’ perche’ mi rendo conto di darmi il coraggio di dire cose che scandalizzano¸ ma questo e’ un dato di fatto direi evidente. Ecco perche’ lei fu’ turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. Ma l’angelo le disse ¸” l’angelo le disse”¸ ripeto non necessariamente significa che un giovanotto con le ali le ha spiegato. Il testo¸ la narrazione evidentemente e’ descritta in maniera narrativa ma potrebbe voler dire “si rese conto che”¸ oppure “Dio la illumino’ e le fece capire che “ evitando quindi la materialita’ della presenza di un giovinetto che non e’ esigita dal testo. Non temere Maria¸ perché hai trovato grazia presso Dio e questo e’ giusto. Hai trovato grazia¸ non ce l’avevi¸ te l’ha regalata lui. E questo e’ giusto anche nella traduzione. E poi spiega “concepirai”¸ in realta’ qui c´è il ventre: “avrai nel ventre” un figlio. Lo darai alla luce¸ lo chiamerai Gesu’¸ qui c’e’ chiamare. Poi c’e’ una parola strana: “sara’ grande”. “Megas”. Anche in Italiano c’e’ “mega” per dire “grandissimo”. Direi che e’ l’unica volta nel Nuovo Testamento che Gesu’ viene chiamato “grande”. Grande in che senso? Eta? Forza? Potenza? Mistero. Importanza? Grande. Tenete presente che ¸ come ho detto domenica scorsa¸ al massimo ha vissuto tre anni. Cioe’ e’ stato conosciuto per tre anni dalla gente¸ perche’ prima era ignorato completamente. Grande? Forse¸ boh¸ forse questo aggettivo voleva dire che nonostante la brevita’ del tempo fu un uomo che cambio’ radicalmente le cose. Per esempio come Annibale¸ per esempio non so¸ come Alessandro Magno¸ in pochi anni cambio’ il mondo. Questo si che e’ interessante capirlo. “Lo chiamerai Gesu’ “¸ “sara’ grande”¸ “verra’ chiamato figlio dell’Altissimo”¸ “avra’ il trono di Davide suo padre”¸ “regnera’ per sempre sulla casa di Giacobbe”¸ “e il suo regno non avra’ fine”. E queste sono tutte cose importanti¸ secondo voi il testo dice come reagira’ Maria di fronte a questo? Sentendo dire che lei¸ che e’ promessa sposa¸ e qui c’e’ il problema piu’ grave di tutti: e’ promessa sposa pero’ non conosce uomo. “Non conosco uomo”. Quindi vuol dire che Maria e’ preoccupata per questo e l’evangelista¸ scrivendo queste parole¸ non risolve questo problema; cerca di farle capire che … non e’ che… l’importante non e’ che ci sia o non ci sia un uomo¸ ma l’importante e’ che il bambino che nasce sia santo. . Direi che il testo di Luca lascia in sospeso la necessita’ o meno di un seme maschile nella nascita che dovra’ generare il figlio di Maria. Lo lascia tra le righe ¸ il lettore non capisce¸ non sa. Maria dice: “Io non conosco uomo”¸ vorra’ dire: per ora non conosco uomo¸ dovro’ conoscerlo? Il conoscere naturalmente ha il famoso “senso biblico”¸ cioe’: interverra’ un uomo per rendermi incinta e potere avere un figlio? L’impressione e’ che volutamente Luca non risponda a questa domanda¸ ma invece si interessi di un’altra cosa¸ voglio dire che col Vangelo di Luca si potrebbe pensare che e’ figlio di Giuseppe e l’azione di Dio¸ per carita’ e’ pura fantasia¸ questo lo so…. pero’ il testo non dice¸ a differenza di Matteo¸ … Matteo dice chiaramente che e’ lo Spirito Santo che e’ intervenuto¸ ma mentre lo Spirito Santo¸ in Luca¸ serve non tanto per supplire la mancanza di una parternita’ umana ma per spiegare la santita’ del bambino che nasce. Cioe’ e’ sottile la differenza ma e’ importante¸ cioe’ non e’ una questione di descrivere come fisicamente e’ avvenuta la generazione¸ ma come e’ stato possibile che il figlio di Maria¸ attenti bene¸ non lei Maria che il peccato ce l’ha¸ ma il figlio di Maria nasca senza peccato: e’ questo cio’ che interessa a Luca. Se ci sia o non ci sia di mezzo un uomo e’ secondario¸ non interessa l’evangelista. L’evangelista dice che “lo Spirito Santo scendera’ su di te¸ la potenza dell’Altissimo ti coprira’ con la sua ombra ¸ ombreggiera’ su di te…”¸ negli atti degli Apostoli vi ricordate che si dira’ che l’ombra di San Pietro guariva i malati. Quindi vedete che questa idea dell’ombra e’ una caratteristica dello stile di Luca ¸ per far capire non la materialita’ di quello che accade ma una nascosta potenza divina che elimina il male e fa sorgere il bene. Allora lo Spirito Santo scendera’ su di te¸ la potenza dell’altissimo ti coprira’ con la sua ombra¸ percio’ colui che nascera’¸ attenti : colui che nascera’ sara’ santo e sara’ chiamato Figlio di Dio. Non figlio di Giuseppe¸ ma neanche figlio di Maria. Come titolo¸ intendiamoci. Perche’ Maria fisicamente lo ha generato¸ ma in realta’ lui e’ santo non perche’ nasce da Maria¸ ma perche’ lo Spirito Santo lo ha eventualmente santificato. E tra l’altro una cosa interessante¸ adesso sto per finire¸ e’ che tutte queste cose vengono dette senza l’articolo. In greco si puo’ usare l’articolo¸ per cui per esempio invece di dire "Spirito Santo” si potrebbe di per se tradurre: “Un soffio verra’ presso di te. Una potenza altissima di adombrera’¸ perciò (e qui c’e’ l’articolo) IL generato santo sara’ chiamato non figlio di Maria¸ ma figlio di Dio.” Questo interessa dire. E allora c’e’ l’esempio: anche Elisabetta tua parente nella sua vecchiaia ha concepito anche lei un figlio. E questo e’ il sesto mese per lei che era detta sterile. Attenti con questo “era detta”. E poi c’e’ la frase finale che e’ tradotta malissimamente e cioe’: “nulla e’ impossibile a Dio” e questo direi che e’ proprio… e’ proprio… non valorizza il testo. Perché quello che e’ tradotto “nulla” e’ una parola che in greco si chiama “rema” che significa “frase”. Affermazione. Parola “si”. Dire che significa “fatto” non e’ impossibile¸ direi che un ebreo avrebbe potuto usare questa parola anche per dire “fatto” ma in realta’ la parola “rema” significa una affermazione¸ una dichiarazione¸ una promessa. Allora niente e’ impossibile a Dio non e’ la giusta traduzione¸ perche’ significa “quello che Dio ha affermato¸ la frase che Dio ha usato e’ possibile a Dio. Non e’ impossibile a Dio attuare quello che ha promesso. Non “niente e’ impossibile". Vale a dire si dice a Maria: “Abbi fiducia¸ quello che io ti ho cercato di spiegare¸ succedera’. Tu riuscirai a far nascere una persona che supera le possibilita’ umane¸ perche’ e’ senza peccato mentre tu Maria il peccato ce l’hai” ¸ sottinteso questo¸ “ma ce l’hai”. “Per questo non viene chiamato figlio tuo ma figlio di Dio¸ perche’ lui¸ soltanto lui e’ senza peccato”. E alla fine lei conclude: “Sia fatta la tua… ecco la serva del Signore¸ avvenga per me secondo la tua parola”¸ questa e’ la “rema”¸ la “parola”. E’ giusto qui tradurre “parola”¸ l’interessante qui e’ che un vecchio commentatore¸ e con questo finisco¸ osservava che quel “avvenga per me secondo la tua parola”¸ e’ molto piu’ dolce ¸ molto piu’ raffinato di quel “venga il tuo regno” che si adopera nel Padre Nostro. Quando nel Padre Nostro si dice “venga il tuo regno”¸ si usa un tempo forte¸ qui si usa un’altra coniugazione del verbo che potrebbe essere tradotta “sia pure come vuoi tu”. Non e’ quel “venga il tuo regno”¸ “sia fatta la tua volonta’ “¸ perentorio. Come se Maria dicesse : “Io ho capito poco¸ pero’ mi fido¸ succeda pure quello che deve succedere¸ capiro’ a suo tempo”. Che e’ caratteristico della Maria che sentiremo dire per Natale: “Che tutto teneva in mente¸ cercava di capire… si ricordava… voleva comprendere…” E’ coerente Luca¸ Maria ha accettato e ha detto… e’come se dicesse: “Io ho capito poco”¸ “non so bene cosa succedera’¸ non ho neanche capito se ci sara’ bisogno di un uomo o no perche’ nasca il bambino¸ non so come andra’ a finire¸ faccia come vuole¸ mi fido di lui. Sono una serva. Non ho capito bene¸ capiro’ a suo tempo.” L’umilta’ della Madonna¸ la delicatezza del discorso “Sia pure come tu vuoi¸ io sono semplicemente una serva.” Questo e’ il piu’ bello.