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Omelia II DOM. T.O. B del 17 gennaio 2021

Mi spiace di non avere la possibilita’ di commentare anche il Vangelo ma ritengo che sia opportuno valorizzare la prima lettura perche’ i primi tre capitoli del primo libro di Samuele sono un piccolo capolavoro di umanità ¸ di civilta’¸ di amore che e’ raro trovare anche nel nuovo testamento. Direi che è uno dei momenti nei quali l’Antico Testamento non voglio dire “supera”¸ ma forse e’ piu’ chiaro e piu’ evidente del Nuovo. Bisogna tornare indietro nella storia per capire come stanno le cose. Voi le conoscete gia’ peche’ in altri anni si leggono. C’e’ un certo uomo che si chiamava Elkana che aveva due mogli. Significa che avere due mogli non significa non essere capace di amare¸ voleva bene a tutte e due. E’ l’esaltazione della liberta’ che c’e’ nell’Antico Testamento e scompare nel Nuovo. Aveva due mogli. Era bigamo¸ come dice Fernandel in un famoso film “La legge e legge". Elkana amava Anna come amava Peninna. Peninna pero’ ridicolizzava Anna perche‘ Anna era sterile¸ ma il marito Elkana cercava di voler bene e tutt’e due e se possibile cercava di trattare Anna meglio di Peninna¸ cercava un equilibrio tra la donna che si credeva la piu’ importante perche’ generava figli¸ questo era la riduzione della donna a “macchina che fa i figli”¸ e’ una caratteristica del mondo antico di cui questo testo e’ ancora vittima… Purtroppo¸ se Dio vuole¸ e’ scomparsa questa riduzione della donna che vale perché è madre. Forse abbiamo perfino esagerato noi adesso¸ perché dimentichiamo che le donne hanno anche il dovere e la felicità di essere madri. Allora era il contrario. Ma ripeto¸ l´importante è che il marito Elkana cercava di equilibrare le cose. Era un uomo saggio. Che cercava una via di mezzo e diceva ad Anna derisa da Peninna ¸ diceva: (questa secondo me e’ una frase interessantissima) “Non sono forse per te meglio di dieci figlio?” . E’ la scoperta del Vaticano II: che la sessualita’ non serve solo a fare i figli¸ può servire semplicemente per amare¸” Non sono forse per te meglio di dieci figli? Perche’ ci amiamo.” E l´amore comprende la sessualita’ ma non e’ solo sessualita’. E anche questo la chiesa l´ha capito con molto ritardo¸ ma qui c’e’ gia’ presente. Ecco perche’ questo testo è secondo me un piccolo capolavoro e direi uno di quei pochi passi della Bibbia che si potrebbe perfino dire “ C’e’ il dito di Dio”¸perche’ arrivare a queste finezze¸ la cultura del tempo¸ non so se ci riusciva. Parallelamente esiste un santuario¸ il santuario di Silo¸ il quale era nelle mani di una persona che di nuovo fa compassione: un vecchio sacerdote¸ si chiamava Eli. Un poveruomo che non aveva forza ¸ non sapeva controllare i suoi figli. Un debole¸ un infelice¸ un disgraziato¸ un sofferente. I Suoi figli¸ quando qualcuno andava per fare il sacrificio¸ siccome allora si offrivano le carni agli dei … a Dio¸ con il forchettone prendevano la carne piu’ buona e la portavano via e se l´offerente protestava¸ lo minacciavano ¸ lo impaurivano¸ rischiavano di minacciarlo di ucciderlo e col forchettone portavano via la carne più bella¸ ed Eli ¸ poverino¸ il debole¸ che ormai nel frattempo era diventato vecchio ¸ non era capace di tenere bada i suoi figli. Non aveva l’autorita’ di farlo. Capiva¸ soffriva¸ ma non riusciva a risolvere la situazione. Capite¸ anche questo fallimento della persona che viene trattata nella stesura del testo¸ con compassione¸ soffriva piu’ lui dei figli. Ha provato a dir qualcosa ai figli¸ ha tentato di dirglielo e quello …. il ragionamento che lui faceva era tra l´altro anche questo interessante. Lui aveva detto: “Se un uomo pecca contro un altro uomo¸ Dio potra’ intervenire a suo favore ¸ ma se l’uomo pecca contro Dio chi potrà mai aiutarlo e intercedere per lui?”. Guardate che e’ molto profondo questo ragionamento¸ lo diceva ai suoi figli. “Se un uomo pecca contro un altro uomo Dio potra’ intervenire a suo favore”¸ come se dicesse ai figli “Voi peccate contro gli uomini: convertitevi¸ Dio vi aiutera’. Ma siccome voi approfittate del sacrificio¸ cioe’ approfittate di un atto religioso per arricchirvi¸ per portar via la carne piu’ buona e vi servite della religione per un vostro interesse… voi peccate contro il Signore¸ e chi pecca contro Dio non ha nessuno che lo possa difendere". Questa idea del Dio difensore che puo’ aiutarti a liberarti dalla colpa che hai fatto contro un uomo e’ il “Dio misericordioso” del nuovo Testamento anticipato in questo testo. E’ quello che spiega perche’ la religione e’ utile. Perche’ se tu hai rovinato qualcosa della tua vita e non sai riparare al male che hai fatto¸ se chiami il Signore in aiuto¸ lui forse ti aiutera’ a sistemare le cose e in ogni caso puo’ perdonarti. Ma se tu tratti male il Signore¸ se tu sei privo di una possibilita’ di un Dio al di sopra … tu sei perduto. Crederai …. non hai nessuno che ti aiuta¸ morirai nel rimorso di quello che hai fatto¸ soffrirai in eterno per quello che hai fatto. L’eterno non c’era ancora: soffrirai per tutta la vita per quello che hai fatto¸ se hai abbandonato Dio. Avrai su di te il castigo che hai meritato. “Se l’uomo pecca contro il Signore chi potra’ intercedere per lui?" Questa e’ la storia di Eli. A un certo punto che cosa accade? Accade che Anna va a trovare Eli in una festa annuale e qui di nuovo il vecchio Eli¸ poverino¸ quello che ci vedeva poco¸ il debole¸ l’incerto¸ vede che Anna prega in silenzio ¸ muove la bocca¸ prega in silenzio E nella sua stupiditภdiciamo cosí¸ poverino¸ crede che sia ubriaca¸ che abbia bevuto…si sia inebriata. E lei¸ poverina Anna¸ deve difendersi: “Sto pregando in silenzio perchè io soffro molto¸ perche’ soffro troppo e perche’ ho vergogna di dire quello che dico¸ dammi la grazia di poter fare un figlio per accontentare la mia seconda moglie e per accontentare mio marito che mi vuole cosí’ bene”. E Anna dice nel suo cuore: “Se mi dai un figlio te lo restituisco” e quando Eli sente questo si commuove e chiede scusa. Ecco la bellezza del testo¸ l’umanita’ . Questo racconto che continuamente fa pensare come sia possibile perdonare ¸ scusarsi ¸ amarsi¸ andare d´accordo dopo aver litigato. Capire anche a fatica ¸ tutti ci riusciranno in questo ambiente dove tutti si rendono conto che bisogna sopportarsi a vicenda. Avere stima sempre l’uno dell´altro. E’ umanesimo mpuro questo. Quindi anche Eli capisce . Anna finalmente ha il bambino e canta il famoso “Inno di Anna”. Luca poverino ha cercato di prendere il cantico di Anna e ne ha tirato fuori il Magnificat. Il cantico di Anna e’ un capolavoro¸ non è che lo abbia fatto Anna¸ e’ l´autore biblico che l´ha scritto. Il Magnificat e’ …. un modesto riassunto¸ non c’e’ niente di bello nel Magnificat. Per caritภso che non si piu’ dirlo perche’ Magnificat.. Magnificat…Magnificat! Leggete il cantico di Anna¸ la frase centrale del Cantico di Anna e’ grandiosa perche’ prevede il futuro: “ Il Signore fa morire e fa vivere¸ fa scendere agli inferi e fa risalire”. Le stesse parole che Luca mette in bocca a Simeone nel tempio. “Cadere¸ risorgere” nel duplice significato non tanto morire e risuscitare¸ ma perdere - vincere. Star male - ricominciare a star bene. La caduta e la risalita di molti¸ non proprio di tutti. Luca ha copiato da questo testo. Fa morire e fa vivere¸ scendere gli inferi e risalire. Ripeto non si tratta di risurrezione¸ si tratta di capovolgere la situazione che e’ il tema fondamentale di quest’area. Il bambino che viene consacrato accetta questa consacrazione . Assomiglia a Gesu’¸ verra’ chiamato¸ decidera’ Dio cosa sara’ questo bambino¸ e’ tutto prescritto dalla volonta’ di Dio¸ e’ l’immagine¸ e’ l’anticipazione di Gesu’’ piu’ chiara dell´Antico testamento. Questo bambino dovra’ diventare quello che Dio vuole. E dovra’ dire a suo tempo ai suoi genitori: “Ma voi non avete capito niente di me¸ io sto cominciando a capire che cosa Dio vuole fare di me”. Samuele e’ esattamente il Gesu’ anticipato dell’Antico Testamento. E sta nella parte interna del santuario¸ Eli sta fuori¸ forse avra’ una cameretta fuori. E’ vicino al sacro che al tempo era l’Arca dell´alleanza. Un paradosso anche qui: l’Arca era per vincere le battaglie¸ le guerre contro i Filistei e qui invece l´Arca diventa il luogo dove la presenza di Dio insegna a perdonarsi e ad ascoltare la volonta’ di Dio. Capovolge le cose. Il testo dice¸ interessante e questo c’e’ nella lettura: “In quei giorni dormiva nel tempio dove si trovava l´Arca di Dio¸ In realtà Samuele¸ fino ad allora non aveva ancora conosciuto il signore. Non gli era stata ancora rivelata la parola del Signore. Cioe’ con sapeva distinguere…¸ non aveva ancora idea che forse Dio stesso avrebbe potuto parlargli. Era un tempo dove sembrava che Dio tacesse ¸ che ci fossero soltanto dei riti da celebrare. E allora il testo avvisa che sente una voce “Samuele¸ Samuele" e qui sta l’umano che prepara il divino: “corre dal vecchio Eli per tre volte”¸ e’ il servitore e’ il bambino che aiuta il vecchio e di nuovo siamo con Simeone che prende in braccio il bambino Gesu’’ che si trovano insieme. Lui corre¸ non conosce ancora la possibilità di capire chi e’ il signore. Gli verra’ rivelata soltanto a una condizione che sembra di per se’¸ cosi’ una piccola magia¸ ma in realtà anche qui c´è qualcosa di profondo. Eli capisce¸ la terza volta il vecchio Eli capisce: “Questo bambino qui forse viene chiamato non da me ma da Dio”. Eli¸ il vecchio¸ non spera piu’ che Dio lo possa contattare¸ ha gia’ rinunciato¸ ha capito che meritera’ forse di essere castigato¸ accetta la volonta’ di Dio¸ alla fine infatti dira’: “Faccia di me quello che vuole. So che ho sbagliato nella vita¸ se vuol castigarmi mi castighi”. Guardate che nessuno nel Nuovo Testamento dice questo. Non mi pare che ci sia qualcuno nel Nuovo Testamento che dice cosi: “Ha diritto di castigarmi Dio perché ho fallito tutto nella mia vita”. E’ chiaro che Dio non lo castighera’ ma lui dice “Se non mi castiga e’ perche’ e’ troppo buono ma mio lo accetto il castigo”. Questo vuol dire credere in Dio che è veramente Dio¸ non un Dio che ragiona come gli uomini e fa i nostri comodi. Come molti pensano adesso: che Dio e’ misericordioso¸ Dio e’ buono¸ perdona tutti¸ poi “ci mancherebbe altro “ Cosa fa Dio?” E’ seria la cosa! Eli pero’ capisce e dice: “ Questo bambino deve imparare solo una cosa: addormentarsi. Quel “addormentarsi” vuol dire liberare il suo cuore dalla concretezza del “fare quotidiano”. Deve svuotare la sua mente dall´attrazione¸ dalla necessita’ delle cose da fare¸ deve stare quieto e con la sua mente dire “Signore parlami¸ il tuo servo ti ascolta. Chiamami e io ti ascoltero’ ”. Sperare che Dio ti dica personalmente qualcosa ¸ e’ quello che ogni cristiano cerca di…. spera che possa succedere nella sua vita. Signore fammi capire che cosa …¸ di che cosa io ho veramente bisogno. Fammi capire che cosa posso diventare ed essere nel mio piccolo con i miei difetti e le mie cose. E’ la preghiera piu’ elevata che si possa dire. E per dire questa preghiera bisogna essere distaccati da tutte le abitudini¸ la ricchezza¸ la poverta’ ¸ la salute .la malattia. Rendimi capace di fare quello che tu vuoi fare di me. E’ il “rinnegare se stessi” di Gesu’. Non pensare piu’ a te stesso. Eventualmente puoi pensare agli altri ma soprattutto pensa a quello che Dio potrà fare di te. Questo e’ il culmine della religione. Tutto raccolto in questo piccolo testo. Non vi dico altro perche’ penso che abbiate sufficiente modo di riflettere su queste cose. Eventualmente le riprendero’ in altre occasioni.