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Omelia TUTTI I SANTI del 1 novembre 2020

1 novembre 2020 - TUTTI I SANTI - Ap 7¸2-4.9-14 Intendo commentare il testo dell´Apocalisse. l´Apocalisse dovrebbe essere una rivelazione¸ togliere il velo e far conoscere misteri nascosti. Lo fa¸ ma mettendo un velo sui misteri che svela. Toglie il velo¸ intuisce qual´è il mistero¸ e ci mette sopra un velo. Se vuol parlare di un uomo mette un animale che lo rappresenta¸ se vuol parlare di un essere divino mette un uomo che lo rappresenta¸ se vuol parlare di azioni soprannaturali compiute da Dio inventa degli esseri inesistenti in parte uomini e in parte animali. Qualcuno pensa che libri cosí servano a spaventare. Scritta durante il regno di Domiziano¸ probabilmente voleva che quei cristiani¸ che venivano perseguitati dai funzionari dell´impero¸ avessero il coraggio del martirio¸ e li spaventava dicendo che Dio sarebbe ancora peggio: se tu tradisci Dio¸ perdi tutto¸ anche l´aldilภmeglio che tu abbia il coraggio di morire adesso. Potrebbe avere anche la funzione di tipo socio-politico¸ di presentare la disonestà e l´assurdità di chi comanda¸ cioè una funzione antistatale¸ e la seconda parte è infatti una distruzione simbolica dell´impero romano. Il brano di oggi contiene il famoso agnello di Dio che toglie i peccati del mondo¸ l´agnello di Dio che si sposa¸ le nozze dell´agnello. Da dove viene quest´immagine? E´ una bestia¸ quindi rappresenta un uomo. Ha sette occhi e sette corna¸ quindi è un superuomo¸ è un uomo che ha in sé qualcosa di divino. Dove hanno imparato gli ebrei che mescolando uomo e animale si arriva a definire il divino? Dagli egiziani¸ i cui dei sono tutti metà uomini e metà animali. E´ tutta cultura¸ è letteratura. Il nostro bravo agnello di Dio¸ nell´apocalisse¸ non in Giovanni¸ è presentato con sette occhi e sette corna; gli occhi sono la sapienza¸ il potere di vedere le cose¸ e le corna sono la forza militare¸ la capacità di combattere. E´ un uomo dotato di poteri soprannaturali¸ e diventa la figura del Cristo. E´ paradossale questo modo di ragionare. L´idea dell´agnello di Dio non era nata in questo modo¸ viene dal Vangelo di Giovanni dove voleva comunicare questo pensiero: il nostro Dio¸ per aiutarci e salvarci¸ si servirà di un mezzo debole¸ una vittima che diventa il vincitore; questa è l´idea seria¸ dal punto di vista teologico¸ l´idea che regge tutto il pensiero del cristianesimo. Le beatitudini¸ i poveri¸ quelli che piangono¸ quelli che soffrono¸ quelli che sono perseguitati¸ quelli che vengono uccisi¸ sono questi i valori che vinceranno il mondo. E´ la debolezza dell´onesto che avrà la vittoria. Un agnellino che fa tenerezza solleverภeliminerà il male del mondo. Nell´Apocalisse rimane qualcosa di questo significato¸ rovinato dallo stile di dire le cose in maniera da inquietare con immagini che lasciano perplessi¸ che fanno paura. Alcune immagini. Il sigillo. Il brano che abbiamo letto è tra il penultimo sigillo e l´ultimo. Il sigillo è il timbro che custodisce il segreto¸ bisogna avere l´autorità di romperlo¸ per leggere quello che c´è dentro. L´agnello ha il potere di rompere il sigillo. Nel libro c´è scritto chi è buono e chi è cattivo¸ chi si salva e chi perisce. Prima di aprire il libro con i sigilli che contiene il destino finale delle persone¸ c´è un atto misericordioso da parte di Dio che incarica degli angeli di mettere un segno su quelli che vanno salvati. Quelli che si salvano sono pochissimi¸ dopo c´è la moltitudine immensa¸ ma non la totalità; una salvezza universale non esiste nel Nuovo Testamento¸ c´è sempre un piccolo resto che si salva. Il segno era la T l´ultima lettera dell´alfabeto¸ che significa puro¸ il Tau di san Francesco. Oltre a questi che ricevono il sigillo e sono le tribù di Israele¸ c´è la moltitudine immensa¸ c´è la lode a Dio¸ e poi c´è la domanda: questi che sono vestiti di bianco chi sono e da dove vengono? La veste bianca non è il simbolo dell´innocenza¸ che nessuno ha¸ ma il simbolo della penitenza¸ del pentimento: sono quelli che vengono dalla grande tribolazione¸ e che hanno lavato le loro vesti¸ rendendole candide¸ nel sangue dell´agnello. La grande tribolazione è probabilmente la persecuzione di Diocleziano; hanno lavato le loro vesti vuol dire che hanno resistito fino alla fine¸ e la loro veste¸ il loro profilo¸ l´hanno reso immacolato. Accettando il martirio diventerete candidi. L´immagine è quella del lavare¸ ma è un lavare interiore¸ dello spirito¸ dell´anima¸ il pensare con rettitudine. Lavata nel sangue. Il sangue non c´era quando Giovanni il Battista aveva visto passare Gesù e aveva detto ecco l´agnello di Dio; non c´era ancora l´idea che sarebbe morto. Adesso si aggiunge che la pulizia vera si è raggiunta mediante il sangue del crocifisso¸ perché l´agnello è stato immolato. Il sangue diventa il martirio. Come hanno detto molte sante¸ santa Teresa d´Avila e santa Teresa di Gesù bambino¸ il vero martirio è offrire la propria vita¸ non la morte fisica¸ ma tirare avanti per tutta una vita ad essere buoni ed onesti in un mondo cattivo. Lavati nel sangue significa la fatica di essere fedeli alla legge¸ alla fedeltภal dovere. L´apocalisse¸ tradotta nella nostra lingua normale¸ diventa un testo interessante.