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Omelia II Dom. di Quaresima, anno A del 20 febbraio 2005

20 Febbraio 2005 - II QUARESIMA A - Gn 12¸1-4a; 2Tm 1¸8b-10; Mt 17¸1-9 Nel prefazio l´episodio della trasfigurazione è interpretato come un sostegno che Gesù ha dato alla fede dei discepoli perché riuscissero tra poco a sostenere lo scandalo della croce. Ma sono soltanto tre i discepoli coinvolti in questa visione¸ mentre lo scandalo della croce riguarda invece tutti gli altri discepoli e tutti quelli che avendo visto i prodigi di Gesù compiuti in Galilea rimangono sconcertati quando sentono dire che è stato crocifisso e maltrattato dai capi del popolo. Quindi gli scopi di questa visione¸ riservata a tre persone¸ e di cui Gesù dice che non se ne può parlare se non quando sarà resuscitato dai morti¸ devono essere altri. Un primo fatto da sottolineare è che già grazie ad avvenimenti accaduti al tempo di Gesù la chiesa nasce come un´entità gerarchica: a tre persone¸ Pietro¸ Giacomo e Giovanni¸ neanche a tutti i dodici¸ viene data la possibilità di comprendere in anticipo un punto essenziale¸ un mistero importante; e poi tutti gli altri dovranno dipendere dalla loro relazione. Poi c´è da capire quale è il significato complessivo di questi segni. Lo scopo evidente è segnalare la fine del valore salvifico dell´ebraismo e l´inizio di un cristianesimo che lo sostituisce¸ conglobandolo: Gesù appare all´inizio da solo¸ e Matteo lo descrive in maniera mitico-divina ( il suo volto brillò come il sole¸ le sue vesti divennero candide come la luce)¸ poi appaiono Mosè ed Elia e conversavano con lui; quindi appaiono in un secondo momento e c´è una fraterna comunione fra i tre. Allora Pietro ha un´idea geniale; pensa - Questa è l´ultima bellezza che Dio ci offre¸ questo è il Paradiso-. I tre¸ Gesù¸ Mosè ed Elia che conversano; i tre alla pari. Cosí immagina Pietro. Ma arriva una nube che li copre con la sua ombra. E¸ come nell´Esodo¸ nella nube c´è la voce¸ la presenza di Dio: e Dio parla solo di Gesù - Questi è il figlio mio¸ prediletto-. E degli altri due non si dice più niente. - AscoltateLo-. Non più - AscoltateLi-. Non è che l´ebraismo viene soppresso. L´ebraismo rimane come una grande cosa che ha terminato la sua funzione¸ e ora la voce di Dio consegna tutto a Gesù. I tre discepoli cadono con la faccia a terra¸ Gesù si avvicina e Mosè ed Elia sono scomparsi. Il Gesù¸ che a suo tempo sarà crocifisso¸ è l´unico figlio prediletto ed è la definitiva rivelazione di Dio¸ è la luce definitiva. Questo è ciò che vuol dire il testo. E in questo senso è fondativo del cristianesimo¸ come l´unica¸ ultima¸ la vera¸ la suprema rivelazione e manifestazione di Dio. Nel corso della quaresima¸ che preparava le persone che dovevano ricevere il battesimo¸ l´affermazione di questo cristocentrismo era essenziale. Ecco perché dopo la prima domenica in cui si diceva che Gesù è colui il quale elimina la tentazione demoniaca¸ e la elimina nel senso che fa capire quanto è priva di potere nel guidare la vita umana¸ ( il diavolo è un povero buffone che dice scemenze) e Gesù ha mostrato nel racconto della tentazione quella forza dell´intelligenza¸ che lui intende illuminare¸ che trasforma Satana in uno che gioca sulle parole¸ fa delle proposte stupide¸ che soltanto un´ottusità della mente umana può ritenere talvolta promozionali ed affascinanti. Mosè ed Elia non vengono certo ridicolizzati come Satana. Conversano con Gesù¸ in un certo senso sono confratelli suoi¸ sono alla pari¸ ma la loro forza illuminante si è spenta perché la luce sfolgorante di Gesù rende pallida la loro. Gesù è la luce¸ loro sono gli illuminati¸ lui è il salvatore¸ loro sono i salvati. Gesù è dalla parte di Dio¸ tutti gli altri sono dalla parte nostra¸ a cominciare da sua madre Maria¸ che non è salvatrice ma è salvata¸ che non ha niente a che fare con Gesù Cristo e con Dio¸ pur essendo la madre di Cristo¸ perché è pur sempre una donna salvata¸ una creatura mortale salvata. La distanza tra Maria e Cristo¸ tra Maria e Dio è infinita come la nostra¸ è dalla nostra parte. A maggior ragione Mosè ed Elia. Il cristianesimo è nato per far capire che in Cristo è successa una cosa che in nessun altro è successa¸ e cioè che Dio¸ con tutto il suo essere¸ si è reso trasparente nell´umanità debole¸ mortale¸ crocifissa di Gesù Cristo. O il cristianesimo ha ancora il coraggio di dire questo o altrimenti chiuda bottega¸ perché non esiste più nella sua novità di religione rivelata¸ dove un solo essere umano¸ Cristo¸ che non può neanche essere definito con la sola parola uomo¸ che è sí vero uomo¸ ma la sua profonda identità gli deriva da Dio¸ tanto è che il suo vero nome con cui chiamarlo è Dio¸ non uomo; tra i due titoli¸ pur essendo veri entrambi¸ se se ne deve usare uno solo bisogna usare il titolo Dio¸ non uomo. Questa è l´audacia intellettuale del cristianesimo. Oggi il cristianesimo è diventato rigorista in morale¸ nell´etica¸ e nessuno lo ascolta¸ e ha calato le braghe nelle verità dogmatiche di fede. Uno può non credere nella divinità di Cristo e nessuno dice niente¸ ma se divorzia lo cacciano fuori¸ dicono che lo trattano con clemenza ma lo escludono dalla comunità. E´ diventato rigido nella prassi¸ nella socialitภe non ha più niente da dire su questi problemi di fede. Il cristianesimo è nato al contrario: rigorista nelle idee¸ intransigente nelle idee¸ disposto sempre a chiudere un occhio nella morale¸ dicendo che le cose sono sbagliate¸ ma perdonando con facilità. Il cristianesimo era più serio quando i papi andavano a donne e avevano figli ma non transigevano su queste cose teoriche¸ di quanto non sia adesso in cui i papi sono tutti santi ma sono mollicci nella teoria e nel dogma. Cosí la penso io¸ forse sono eretico. Voi come sempre fatevi le vostre convinzioni e non tenete troppo conto di quello che vi dico io.