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Omelia II Dom. dopo Natale del 2 gennaio 2005

Viene presentata una sintesi scritta dell´omelia che e´ riportata invece integralmente nella versione audio. 2 Gennaio 2005 – II DOM. DOPO NATALE A- Sir 24¸1-4.9-12; Ef 1¸3-6.15-18; Gv 1¸1-18 I testi puntano verso la metafisica¸ parlano dell’essere di Dio¸ della natura ultima delle cose. -Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi-: movimento discendente. -Pose la sua tenda in mezzo a noi-: la tenda è provvisoria. -Si fece carne-: essere debole e mortale. L’uomo di cui si parla qui non è certo l’uomo vitruviano di Leonardo da Vinci¸ l’uomo ideale¸ Apollo¸ ma è l’uomo con le sue imperfezioni¸ un pover uomo. La discesa: questa discesa cosí in basso perché c’è stata? A che scopo? La discesa del Creatore in un pover uomo non è senza ritorno. Il Figlio dell’uomo è venuto giù per tornare su¸ e portare tutto in alto. L’incarnazione deve portare la nostra attenzione verso il mondo¸ la storia e i suoi problemi o deve spingerci a sollevare lo sguardo verso il cielo e verso Dio? Il cristianesimo mantiene continuamente la tensione tra queste due prospettive. Il Verbo si è fatto un pover uomo: allora vuol dire che ogni pover uomo che incontro assomiglia al Verbo; anche l’uomo più miserevole¸ il più disumano¸ (anche il più disumano per cattiveria?)¸ anche l’embrione se è già uomo; per cui non può essere usato per curare malattie. Quindi movimento discendente non all’uomo vitruviano¸ ma alla carne¸ alla miseria¸ al moribondo¸ forse anche al malvagio. Da qui è nato quel tipico movimento cristiano di interesse¸ amore¸ fraternità verso chiunque sia uomo¸ la ricerca del benessere per tutti¸ della pace¸ della giustizia etc. L’altro movimento ci dice – Guarda però che tu sei fatto per andare con Dio insieme con il Verbo¸ qui hai soltanto una tenda-. Ecco la seconda lettura - Benedetto Dio che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli-. Spirituale nei cieli: la benedizione non è più terrena. -Ci ha scelti per essere santi e immacolati al suo cospetto nella carità-. Al suo cospetto cosa vuol dire? Nella tenda di carne o nel cielo dove ritorna? Il movimento supposto nella lettera agli Efesini è ascendente. - Vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione-. Per cosa? Per stabilire la pace nel mondo? - Per una più profonda conoscenza di Lui- scrive invece l’autore di Efesini. - Illuminare la vostra mente per farci comprendere a quale speranza ci ha chiamati-. La speranza a cui ci ha chiamati è la speranza della vita in Dio¸ non semplicemente la speranza di risolvere i problemi di quaggiù. - La eredità fra i santi-. E’ quello che una volta si chiamava il paradiso. La venuta di Cristo mi serve di più perché mi dà una mano nel cavarmela adesso o perché mi dice di pensare al ritorno in Dio? E’ la discesa o la salita di ritorno? Tensione tra le due aspirazioni che vanno tenute insieme per non diventare né un mistico inutile¸ paranoico e cattivo¸ né un assistente sociale pragmatico¸ utile ma ateo¸ perché alla fine ci può essere una caritas cristiana del tutto atea. Tenere compresenti le due dimensioni.