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Omelia I QUARESIMA A del 5 Marzo 2017

5 Marzo 2017 - I QUARESIMA A - Gen 2¸7-9;3¸1-7; Rm 5¸12-19; Mt 4¸1-11 La prima e seconda lettura parlano del peccato originale¸ il Vangelo racconta la tentazione di Gesù. Il peccato originale è una invenzione di san Paolo. Non ci sono altri testi nella bibbia in cui si parli di una responsabilità di Adamo per i successori. E´ un´idea di san Paolo¸ che ha inventato lui. Nel primo secolo avanti Cristo circolava anche nell´ebraismo un´ipotesi¸ di cui abbiamo testimonianza in un testo¸ che Adamo fosse in parte¸ non solo un cattivo esempio¸ ma che fosse in parte responsabile della difficoltà di vincere il peccato nella sua discendenza. Ma l´idea che il peccato di Adamo sia stato un fatto¸ che se non fosse accaduto¸ l´umanità sarebbe diversa¸ è un´idea del tutto assente nel Antico Testamento. L´ebraismo non conosce il peccato originale neanche oggi. E´ un´invenzione di san Paolo. La bibbia dice che Adamo ha commesso un errore¸ ha mangiato quel frutto¸ ne ha pagato le conseguenze. E´ una leggenda evidentemente. Dal punto di vista scientifico non esiste Adamo. L´uomo è derivato per evoluzione da animali precedenti. L´evoluzione è stata lunga¸ milioni di anni¸ non esiste Adamo. Adamo è una figura simbolica che l´antica cultura religiosa dell´ebraismo ha immaginato come il primo uomo; un uomo che nasce adulto¸ un giovane adulto che nasce dalle mani di Dio. Noi sappiamo che l´umanità non è nata cosí. Il racconto di Adamo lo dobbiamo accettare per quei valori che possono ancora essere utilizzati¸ ma non possiamo ritenerla una storia vera. La verità del testo starà in altri aspetti. L´ebraismo è stato molto prudente; gli ebrei sapevano benissimo che queste storie sulle origini erano dei miti¸ cioè storie che non corrispondono a quello che è veramente accaduto¸ ma in cui alcuni personaggi immaginari ci fanno capire i problemi della vita. Le storie della Genesi hanno la stessa funzione e la stessa struttura culturale dei miti di tutte le antiche popolazioni; sono episodi che si attribuiscono a personaggi immaginari¸ ai quali accadono cose che non accadono più¸ ma che sono in un certo senso il ritratto delle difficoltà che l´uomo di ogni tempo deve affrontare; a questo servono i miti. Adamo è una di queste figure. L´Adamo ebraico della bibbia è presentato come una persona che ha commesso un errore¸ perché ha creduto ingenuamente alla donna che era stata tratta dalla costola¸ quindi a quella parte di lui stesso che era diventata il suo partner¸ la quale viene presentata nel testo come una fanciulla innocente¸ come è innocente Adamo¸ che viene ingannata dalla furbizia di una bestia. Adamo è una vittima¸ non è un colpevole. Non c´è nessun peccato¸ cattiveria originale. Tanto è vero che nella tradizione ebraica Adamo è un sant´uomo¸ perché si è convertito¸ ha accettato il castigo¸ ha lavorato. Adamo è morto prima di vedere il castigo del diluvio. Nel diluvio sono morti tutti¸ tranne Noè¸ l´unico giusto. E gli ebrei¸ intelligenti più di San Paolo¸ hanno detto: ma allora noi non siamo discendenti di Adamo¸ quello da cui deriviamo è Noè¸ nessuno deriva da Adamo. Anche prendendo per vera la leggenda biblica¸ i discendenti di Adamo sono morti tutti¸ e con Noè è cominciata un´umanità nuova. Perché san Paolo ha fatto questa operazione? Nel brano letto continua a ripetere¸ per cinque volte¸ -per causa di un solo uomo-. Il problema di Paolo era questo: doveva convincere gli ebrei e i pagani che una sola persona¸ Gesù Cristo¸ sarebbe stata la salvezza di tutta l´umanità. Che tutti abbiano peccato lo dice anche lui¸ ma non per colpa di Adamo¸ per colpa loro¸ ed eventualmente il peccato è cresciuto nella storia per il contributo di tutti i peccatori; ma non di Adamo¸ questo è certo. Ma lui deve difendere che il solo Gesù Cristo è sufficiente per salvarci dalla condanna¸ e ci libererà dalla situazione di peccato insanabile nella quale siamo. Gli ebrei pensavano che la salvezza venisse da una moltitudine di uomini che osservano la legge¸ che per migliorare il mondo bisognasse mettersi insieme e con i nostri sforzi cercare di migliorarci pian piano. Paolo invece ha un´idea opposta¸ che è quella del Nuovo Testamento: Dio è venuto lui stesso in forma di uomo Gesù Cristo¸ che ha pagato la pena dei nostri peccati sulla croce¸ e ci dona la capacitภcon una forza che viene da Dio¸ se non a non peccare più¸ a peccare di meno. E´ uno solo che vince il peccato. Paolo vuole che tutti credano alla potenza di un solo uomo Gesù Cristo per salvare tutti. E per di più gratuitamente¸ e prima che uno si penta¸ perché il pentimento è frutto del perdono¸ come nella parabola del figliol prodigo¸ dove nel confronto con la bontà del padre lui capisce che grave errore ha fatto. E´ il perdono che ci fa capire che possiamo riconoscerci peccatori. Paolo per dimostrare che basta uno¸ dice che come il peccato è venuto da uno solo¸ cosí la salvezza viene da uno solo. Era difficile credere questo¸ perché la maggioranza avrebbe detto: come fa uno solo a salvare tutti? Allora lui gioca sull´uno contro uno. E´ il tentativo di strumentalizzare la storia di Adamo¸ che lui ha intuito essere una possibile leva¸ per far capire l´indispensabilità e l´efficacia di Gesù Cristo. San Paolo è un retore¸ ha cercato di costruire un testo convincente. Il Vaticano II ha detto che quando si legge la bibbia bisogna stare attenti al genere letterario. Le lettere di Paolo sono retorica in gran parte¸ per cui l´eventuale verità oggettiva deve essere filtrata¸ dopo avere spogliato tutta la retorica ad effetto che c´è nel testo. Paolo nel testo che abbiamo letto non sta insegnando cose che riguardano Adamo¸ ma sta cercando di sfruttare una possibile centralità di Adamo per far accettare la centralità di Cristo. La bibbia non è una serie di dogmi¸ è una letteratura viva¸ di povera qualità estetica¸ ma di grande forza persuasiva. Il racconto delle tentazioni di Gesù è un testo umoristico¸ è una presa in giro del diavolo che prospetta a Gesù delle cose cretine. Qui c´è una delle regole della quaresima: il fascino di satana inganna gli stupidi¸ o inganna quelli che cercano approvazione perché in realtà vogliono giustificare la malizia che hanno già deciso di compiere. Satana va schernito¸ va ridicolizzato. Il male esce dal di dentro della coscienza dell´uomo¸ non dal di fuori¸ non viene da Satana¸ viene dalla nostra ipocrisia. La quaresima è il periodo in cui ci affidiamo alla nostra serietภe al tentativo di comprendere la bibbia nella sua vera natura.