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Omelia SS TRINITA' B del 31 Maggio 2015

TRASCRIZIONE NON INTEGRALE. 31 Maggio 2015- SS. TRINITA´ B – Mt 28¸ 16-20 Nella finale del vangelo di Matteo si trova questa formula della celebrazione del Battesimo¸ chiarissimamente trinitaria. La formula viene messa in bocca a Gesù risorto¸ ma dal punto di vista sintattico non è coerente¸ perché avrebbe dovuto dire: nel nome del Padre¸ nel nome mio e dello Spirito Santo. Come è nata questa idea¸ che per nominare Dio bisogna usare tre parole¸ tre nomi? La nozione di Dio Spirito è già presente nella cultura ebraica dell´A.T.. Dire che Dio è Spirito significa semplicemente dire che Dio si occupa di tutto quello che nell´universo ha creato¸ e che l´universo che Dio ha creato vive e prospera perché è animato da questa presenza di Dio. Lo Spirito è Dio che manda avanti il mondo¸ continua lo sviluppo della creazione. Che Dio sia lontano da noi e allo stesso tempo vicino¸ che sia la massima invisibilità e la più profonda presenza nella realtภci permette già di dire che occorrono due immagini per pensare Dio: la sua irraggiungibile grandezza¸ la sua presenza operante in noi. Quello che c´è stato di nuovo¸ nei primi trent´anni del primo secolo¸ è l´inserimento della presenza di Dio in una singola persona umana che è Cristo. Quello che il cristianesimo ha introdotto di nuovo è che questo Dio è stato storicamente presente in un uomo¸ con una intensità tale¸ con una identificazione tale con questa persona¸ che non si verifica allo stesso modo negli altri¸ in maniera che questa carnalità umana di Cristo è diventata una specie di riproduzione dell´essenza stessa di Dio. Certamente in Cristo è apparso quello che Dio per noi uomini è e rappresenta. In Cristo c´è stata una presenza di Dio che ha coinvolto totalmente il pensiero¸ la volontภl´azione; è stato il presentarsi di Dio in una forma totalmente umana. Mentre dentro di noi la presenza di Dio è quella di una voce che dialoga con noi¸ ma che non ci possiede veramente¸ cosa ha spinto i primi credenti a vedere in Gesù Cristo una presenza di Dio diversa da quella che ci può essere in ogni uomo? Gesù sostanzialmente ha fatto due cose: ha messo al centro di tutta la sua attivitภdi tutta la sua rivelazione¸ l´uomo¸ l´umanitภsenza altri aggettivi. Questa è la novità inimmaginabile che nessuna religione ha¸ perché tutte le religioni hanno un Dio che protegge i suoi aderenti. Cristo non ha detto esplicitamente queste cose¸ ma le ha sottintese in maniera tale che i discepoli l´hanno capito. Cristo non ha preteso autoritภha detto che valeva la povertภche quello che contava era quello che c´era dentro nel cuore dell´uomo¸ si occupava del peccato¸ ma non per condannarlo pubblicamente¸ ma per liberare le persone dalla schiavitù del peccato¸ non voleva neanche che lo seguissero come discepoli¸ liberava l´uomo¸ questa è la grande novità. E si è scoperto¸ attraverso questo modo di fare di Gesù¸ che bisognava cambiare l´immagine di Dio¸ e passare da quella della potenza che uccide chi lo guarda¸ alla modesta immagine del padre. E il padre vuole che i figli imparino a vivere da soli¸ Dio è il promotore della libertà umana. Questo non l´aveva detto Mosè¸ né Isaia¸ né i pagani. Gesù ha accettato la morte con questo spirito¸ dicendo: io non ho paura di morire¸ perché Dio¸ in qualche modo¸ mi salva. I discepoli si sono accorti di un´altra cosa: noi non l´avremmo mai pensato. E se ci riflettiamo dovremmo ancora dire cosí. Alla fine si dice nel n. t. : qual´è il comandamento? Amatevi come io vi ho amato! E Gesù non ha mai comandato niente. I discepoli hanno pensato: a noi non sarebbe mai venuto in mente¸ e allora deve essere Dio che agisce in Gesù Cristo. Il modo di presentare Dio di Gesù Cristo è diventata la chiave che ha cambiato tutta la struttura del pensare Dio. Il modo di pensare Dio è diventato differente¸ perché l´hanno dedotto dal modo di pensare e di agire di Cristo. E il modo di pensare e di agire di Cristo è questo: l´uomo. Tutto il resto è secondario¸ le tradizioni storiche¸ le leggi¸ i costumi¸ la lingua. Per questo nel cristianesimo originario non ci sono i preti come me¸ che sarebbero più vicini a Dio di voi¸ tutti sono uguali¸ tutti sono battezzati nel nome del Padre¸ del Figlio e dello Spirito¸ e di nessun altro; Dio è tutto in tutti; tutti sono di Dio e Dio è di tutti¸ senza nessun intermediario. Ci può essere uno incaricato di predicare¸ e il protestantesimo ha deciso che può essere chiunque¸ non un prete consacrato; ogni credente è sacerdote¸ ogni credente è a contatto con Dio; e questo i primi discepoli l´han capito subito. Per cui non gliene importava più niente del tempio¸ delle carriere¸ delle consacrazioni. Si limitavano a un gesto con l´acqua¸ a un´imposizione di mani: sei purificato¸ vai¸ Dio è con te. - Io sono con voi fino alla fine dei secoli-. Questo è detto a tutti. Questa è la grande novità cristiana. Se c´è una prova che Dio esiste¸ è¸ direi¸ quell´uccisione di Dio che Gesù ha compiuto; intendendo per uccisione di Dio¸ la uccisione del Dio pensato come potenza temibile. I cristiani con questo ragionamento hanno portato alle estreme conseguenze il monoteismo ebraico¸ ed è questo che gli ebrei di allora non han capito. Monoteismo significa non solo che c´è un solo Dio¸ ma che c´è soltanto Dio che può contattare l´uomo e disporre di lui¸ e guidarlo. L´uomo non può lasciarsi ingannare come Adamo da un serpente¸ non può lasciarsi ingannare da altri uomini¸ non può diventare vittima delle cose¸ c´è solo Dio e l´uomo¸ l´uomo e Dio. E Dio per l´uomo si fa in tre. Perché non è che con la scusa che ha l´intero universo non si occupa di noi. E chi ci ha fatto capire che Dio è Spirito? Gesù Cristo¸ perché ha demolito tutto¸ ha fatto piazza pulita di tutto¸ e ha fatto esistere soltanto l´uomo e Dio. Con alcuni segni elementari: lavarsi¸ fare con la mano un gesto¸ imporre le mani¸ mangiare¸ morire. E´ arrivato all´essenza¸ alla semplificazione totale. Monoteismo completo. Poi la tradizione cristiana ha complicato le cose e ha oscurato questa unicità fondamentale¸ Dio uomo¸ uomo Dio¸ perché ha inventato madonne¸ santi¸ santuari¸ intermediari; che van benissimo¸ non c´è niente di male¸ ma non sono Dio. La madonna vale tanto quanto noi¸ perché quello che ha non è suo¸ è ricevuto¸ eventualmente serve per ricordarci che Dio può portarci ad altezze impensate. Monoteismo vuol dire: soltanto Dio è il compartecipe del decidere umano. Tutto il resto deve essere giudicato¸ criticato¸ messo in discussione dall´uomo. L´uomo deve diventare libero da tutti i condizionamenti; con una sola entità: l´uomo deve disporsi ad ascoltare¸ disporsi ad un atto di fiduciosa obbedienza¸ Dio¸ solo lui. E quando l´uomo è in contatto con Dio è elevato al di sopra di tutto il resto. L´interdipendenza di tutte le cose lascia libero l´uomo verso una sola direzione: l´unico Dio. E l´unico Dio¸ per poter essere quello che vuole essere per il creato¸ va nominato in tre momenti fondamentali: la sua indescrivibile essenza e realtภlo Spirito che tutto governa¸ e il modello centrale¸ il punto dove tutto questo viene rivelato e compreso¸ l´umanità di Gesù Cristo.