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Omelia II DOM. DOPO NATALE del 4 Gennaio 2015

4 Gennaio 2015- II DOMENICA DOPO NATALE- Nel prologo le parentesi sul Battista sono state inserite da Giovanni probabilmente per dire¸ a una comunità che esaltava ancora molto il Battista¸ che il Battista non era la luce¸ che era venuto solo per rendere testimonianza alla luce¸ e che quello che era venuto dopo di lui era prima di lui¸ cioè¸ si può intendere¸ risaliva all´eternità di Dio. Un´altra glossa è quella parte dove si dice che a quanti lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio. Difficile da comprendere è il tema della luce. Cosa vuol dire che la vita era la luce degli uomini. C´è una sovrapposizione di immagini luce-vita. Probabilmente è dovuto all´uso in molte lingue di luce per vita; noi per es. diciamo dare alla luce un bambino. Giovanni usa due parole per indicare vita¸ bios e zoé¸ la prima in senso biologico e generale¸ la seconda quando si parla di persone. Quando Gesù dice- io sono la via¸ la veritภla vita- usa questa seconda parola. Anche qui si usa questa. Già nell´Antico Testamento si usa luce nel senso di sicurezza di vita. Dio che si riveste di luce come di un manto. Nel salmo 35 si dice- Nella tua luce¸ Signore¸ vedremo la luce-. Noi non riusciremmo a capire le cose se Dio non ci illuminasse. Il nostro conoscere dipende da un dono continuo di Dio. Oggi la posizione è contraria¸ l´illuminismo ha detto che la luce è la nostra ragione¸ la ragione umana non ha nulla superiore a sé. Nella seconda lettura si dice- ...illumini gli occhi del vostro cuore per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati-. La grande differenza tra l´uomo religioso e l´uomo non religioso¸ in gran parte è questa. Ci sono solo io al culmine della conoscenza? O c´è qualcosa al di sopra di me? Il primo giorno fu creata la luce¸ la luce è la prima in cui la divinità si rispecchia più che altrove. Nel credo diciamo- Dio da Dio¸ Luce da Luce-. La luce diventa un nome di Dio.