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Omelia XXIX DOM. T.O. A del 19 Ottobre 2014

19 Ottobre 2014 – XXIX DOM. T.O. A- Is 45¸1.4-6; 1Ts 1¸1-5b; Mt 22¸15-21 Osservazione di metodo: nell´esegesi va tanuto conto del genere letterario. Gli apoftegmi sono pronunciamenti fatti con un po´ di solennitภenfasi ed arguzia. Nel brano del vangelo di oggi prevale l´arguzia o prevale un intento dottrinale di insegnamento? Quando Gesù ha risposto- Restituite a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio- stava esponendo una dottrina sui rapporti tra le due autoritภo stava sottraendosi all´intenzione pretestuosa di chi lo interrogava? Gesù ha risposto con una battuta¸ per sfuggire a una trappola. Si tratta di un semplice aneddoto. Da questa risposta di Gesù deriva quello slogan¸ che sembrava essere una specie di legge di comportamento- libera chiesa in libero stato-¸ che si è realizzato solo negli USA e in Canada. Ma il detto di Gesù non parla di libera chiesa in libero stato¸ è semplicemente un modo per sfuggire a una trappola. E forse anche un modo per dire agli interlocutori che non si può esprimere con una formuletta un problema cosí delicato. Gesù conosce quello che abbiamo letto nella prima lettura. Qui Dio è presentato come colui che governa e dirige le decisioni politiche e militari di tutti gli imperi. Una teologia che non è quella di Gesù¸ questa di Dio che dirige i governi pagani per il bene del suo popolo. Anche tutte le altre parole di Gesù vanno interpretate a seconda del loro genere letterario. Amate i vostri nemici¸ fate del bene a quelli che vi odiano¸ sono parole immorali se prese alla lettera. Al malvagio bisogna resistere. La bibbia bisogna rispettarla nel tenore delle sue parole. Paolo nella lettera ai Romani dirà che ogni potere viene da Dio¸ che a ogni autorità va data riverenza. E´ una dottrina o un tentativo di evitare che i cristiani¸ mediante la confessione di Cristo Signore del mondo¸ si trasformassero in rivoluzionari che si ribellavano all´impero romano che li avrebbe schiacciati? Quando si interpreta la Scrittura bisogna pensarci bene prima di trarne delle conclusioni dogmatiche¸ o di ordine generale. Dopo aver letto la Scrittura la prima cosa che si deve fare è tacere¸ e pregare il Signore perché ci aiuti a capire quello che dice.