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Omelia VII DOM. T.O. A del 23 Febbraio 2014

Il vangelo presenta dei consigli di vita che è molto difficile praticare¸ e che non gioverebbero alla vita sociale. Non opporsi al malvagio significa lasciare piena libertà a tutti¸ anche di fare il male? I versetti successivi presentano degli esempi molto tenui¸ dove quello che è in gioco è l´onore e la comodità della vita – Vuoi mettere su una causa per una tunica? Ma lasciagli anche il mantello!-. La tradizione cattolica diceva che non sono comandamenti¸ sono consigli¸ e si basava sulla frase finale: siate perfetti come il Padre vostro nei cieli. Si potrebbe obiettare che per Dio è facile essere buono con tutti¸ essendo inattaccabile; nessuno può fargli del male. L´uomo è vulnerabile¸ il paragone con Dio¸ a pensarci bene¸ è superficiale¸ il paragone può essere fatto solo per provocazione. Quindi si diceva che questi sono consigli per chi vuole raggiungere una perfezione¸ e rendersi più simile a Gesù sofferente sulla croce. Lutero si è opposto a questa interpretazione del consiglio¸ perché difendeva l´uguaglianza tra tutti i cristiani¸ e riteneva un errore avere esaltato la santità di alcuni contro la mediocrità di vita delle masse¸ mentre Dio vuole che tutti i cristiani siano il suo popolo santo. Sosteneva che Gesù ce li ha dati perché ci rendiamo conto di non essere in grado di arrivare a questa altezza¸ e speriamo di essere salvati solo se crediamo al perdono di Dio¸ la salvezza mediante la sola fede. Questo amore di Dio¸ che ci libera dall´obbligo¸ ci renderà capaci di azioni generose¸ di atti di solidarietà e di bene. Psicologicamente è un´idea interessante: se insisti sulla legge¸ sul comando ¸ se continui a far vedere che sbagli¸ deprimi le capacità di bene dell´uomo; se ignori¸ perdoni¸ cancelli¸ e la persona vedendo questo tuo eccesso di bontà si sente affascinata dalla possibilità di diventare lui stesso buono¸ allora tu hai guadagnato una persona. Ma tutto questo è vero a livello del vicolo¸ delle piccole¸ modeste offese¸ dei piccoli sbagli; non vale per il delinquente incallito¸ per l´organizzazione dello sfruttamento delle persone; qui occorre combattere il nemico. Non risulta che abbia mai perdonato un assassino¸ tranne che sulla croce¸ al cospetto della morte¸ non nel corso della vita; e questa è una differenza enorme.