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Omelia XXIX DOM. T.O. C del 20 Ottobre 2013

20 Ottobre 2013 – XXIX DOM. T.O. C- Es 17¸8-13; 2Tm 3¸14-4¸2; Lc 18¸1-8 Se la prima lettura non fosse nella Bibbia ci rideremmo sopra; perché è un bell´aneddoto¸ umoristico¸ che qualunque persona direbbe che è superstizione. Quest´idea di uno che se tiene le braccia alzate si vince la battaglia e se le abbassa si perde¸ se non fosse nella bibbia verrebbe considerato uno di quei vecchi racconti superstiziosi di origine popolare¸ che sono segno di una religione infantile. L´ultima frase poi¸ letta nel nostro mondo¸ ci fa ribrezzo. Vengono tutti ammazzati¸ non bastava vincere¸ bisognava anche ammazzare. Nel mondo antico si commettevano tranquillamente certe atrocitภche abbiamo commesso anche noi fino alla seconda guerra mondiale¸ poi c´è stata una rivoluzione mentale¸ di cui io attribuisco il merito a Dio¸ mentre altri potrebbero dire che è stata una scelta della nostra umanità civilizzata. La bibbia in certi passi risulta molto lontana da noi; e dovremmo essere un po´ più onesti; il medioevo anche quando trovava cose incongrue cercava di dire che si trattava invece di misteri nascosti¸ insomma che la bibbia ha sempre ragione¸ anche a livello morale; il che¸ almeno per l´a.t. semplicemente non è vero. Bisognerebbe dire come dice la seconda lettura con molta finezza: tutta la scrittura¸ ispirata da Dio¸ ( ispirata da Dio non significa che l´ha scritta Dio¸ è ispirata¸ e quanta responsabilità divina ci sia nell´origine della scrittura è difficile dedurlo da un termine cosí generico come ispirata¸ ispirata da Dio vuol dire che c´è lo zampino di Dio¸ lo zampino)¸ poi il testo prosegue in modo molto umile: è anche utile per insegnare¸ convincere¸ correggere¸ educare alla giustizia. -E´ anche utile-! Questa idolatria della bibbia¸ che dopo il vaticano II si è diffusa nel mondo cattolico¸ e che tutto il clero e la gerarchia creda sia l´arma vincente per la nuova evangelizzazione¸ dovrebbe trasformarsi in un uso umile¸ ragionato¸ che tenga conto che l´ispirazione non ha tolto molte debolezze umane che sono presenti nella bibbia¸ un po´ meno nel n.t.¸ un po´ di più nell´antico. E´ un libro che può servire¸ è utile. Passando al vangelo¸ ci sono altri problemi di traduzione. Le frasi dove si dice che- Dio farà giustizia ai suoi eletti che gridano giorno e notte verso di lui. Li farà forse aspettare a lungo? No vi dico¸ farà loro giustizia prontamente- sono di difficile traduzione. Ci sono almeno 8 traduzioni del verbo che viene tradotto -li farà forse aspettare-¸ e ce ne sono 6 o 7 della parola -prontamente-. Voi leggendo questo brano¸ potreste dire che è falso. Credete voi che gli ebrei non abbiano pregato nei loro campi di concentramento perché Dio intervenisse a far loro giustizia? E Dio è forse intervenuto? Prontamente? Gli ebrei non accusano Dio¸ però si pongono la domanda: perché non è intervenuto? Fa ridere leggere oggi un testo dove si dice che Gesù avrebbe detto: e Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti? Il popolo ebraico è il popolo eletto¸ e Paolo nella lettera ai romani ha difeso il concetto¸ che oggi la chiesa ha finalmente assorbito¸ che questa scelta del popolo ebraico da parte di Dio non è stata annullata dalla venuta di Gesù¸ è stata se volete modificata¸ ma anche ratificata; il popolo ebraico è ancora il popolo eletto. Dio non ha fatto niente. Allora bisogna domandarsi come mai questo brano è entrato nella bibbia. Il verbo che è tradotto con- li farà forse aspettare a lungo- in greco è una parola sola¸ e in latino è la parola magnanimus¸ che vuol dire portare pazienza¸ tollerare a lungo. E la parola che viene tradotta -prontamente-¸ in greco è en takein¸ in velocità. Il testo potrebbe voler dire che Dio potrebbe aspettare¸ ma se interviene¸ interviene improvvisamente. Ed è esattamente quello che Luca vuol dire. Questo testo segue immediatamente il discorso in cui Gesù dice: verranno giorni in cui desidererete vedere un giorno del figlio dell´uomo¸ ma non ne vedrete; vi diranno eccolo qui¸ eccolo lภnon credete; quando verrà il figlio dell´uomo sarà come ai tempi di Noè etc¸ improvvisamente venne il diluvio; e alla fine quel famoso detto misterioso: dove ci sarà un cadavere si raduneranno gli avvoltoi. E´ il testo nel quale la venuta del figlio dell´uomo è descritta come lo sterminio dei malvagi e la salvezza degli eletti; come al diluvio. Adesso il nostro modo di parlare dà per scontato che non ci sarà nessun castigo¸ nessun giudizio¸ che Dio è padre¸ che Dio è buono¸ però nel vangelo ci sono questi testi. Questa parabola viene dopo quel capitolo. Che cosa dica di preciso Gesù¸ date le difficoltà di traduzione¸ è difficile ricostruirlo¸ però probabilmente questa frase significa ancora quello che diceva il cap. 17. Voi pregherete¸ ma il Signore aspetterภe poi quando esaudisce¸ farà giustizia in un baleno. Come dice Paolo in tessalonicesi¸ verrà giù¸ prenderà i suoi eletti¸ e li porterà via dalla terra che verrà distrutta. Sono immagini¸ per caritภnon sono dogmi. Sono immagini che voglio far pensare. E quando Cristo verrà cosa farà se non trova più fede sulla terra? E che cos´è la fede? La fede di cui si parla qui non è la fede teorica di credere in alcune veritภma è proprio il dramma e la fede di coloro i quali continuano a dire: ma perché Dio non è intervenuto? Molte cose sarebbero contro l´ipotesi che lui esista¸ che si interessi di noi¸ perché tarda sempre¸ è latitante sempre¸ ma io voglio continuare¸ non dico a credere¸ ma voglio continuare a ricercare¸ a dubitare¸ non voglio chiudere la questione dicendo semplicisticamente che Dio non c´è-. Forse¸ nell´ipotesi che venga il figlio dell´uomo¸ potrebbe darsi che noi scopriamo che a quelli che non erano praticanti¸ non hanno creduto¸ ma hanno continuato a dubitare¸ a quelli si dice- tu sei stato fedele-; fedele a tener viva la domanda¸ a continuare a domandarti perché. Avranno più fede forse questi qui di quelli i quali avranno avuto abitudine¸ non fede. Verranno salvati anche loro¸ perché la loro vita è stata onesta¸ ma non hanno partecipato al dramma di colui che non riesce a conciliare l´idea di un Dio padre¸ buono¸ misericordioso¸ onnipotente¸ e la sua assenza totale là dove l´uomo si trova a dover combattere per la giustizia. Accenno a un altro ragionamento. Ecco perché molta gente è convinta che abbia delegato la madonna a dire qualcosa. Questo culto mariano che vuole a tutti i costi trovare qualche parola¸ è la risposta alla consapevolezza che Dio tace¸ che Dio è nascosto¸ pare che neppure ci sia. Non avendo il coraggio di affrontare il problema di Dio¸ si rifugiano in una materna parola che verrebbe da Maria¸ si fermano alla madonna e a padre Pio¸ perché si rendono conto che se arrivassero a Dio perderebbero la fede. Forse anche questi verranno riconosciuti come dei credenti¸ alla fine. Come se Dio ci mettesse alla prova dicendo: voglio vedere fino a che punto capiranno che devono ammettere la mia esistenza senza nessuna prova¸ anzi con alcuni indizi in contrario! Questa è la fede! Detto filosoficamente (l´ha detto Giovanni Paolo II e Benedetto nelle sue encicliche) questo vuol dire non chiudere mai il problema sull´esistenza di Dio¸ tenere sempre aperto il dubbio¸ non archiviare il problema di Dio¸ e continuare a ricercare. La vera fede è pensare.