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Omelia CRISTO RE B del 25 Novembre 2012

Trascrizione non integrale. Gesù ha sempre parlato del regno di Dio¸ probabilmente non ha mai parlato di un suo regno. Sono i primi credenti che quando lo hanno visto risorgere¸ e si sono convinti che la risurrezione lo costituiva colui che siede alla destra di Dio¸ hanno esteso l´immagine regale anche a Gesù. Mantenendo l´idea ben chiara che il regno di Gesù è temporaneo¸ dura finché dura la storia¸ e¸ come dice san Paolo¸ Gesù alla fine riconsegnerà il regno al Padre¸ e Dio sarà tutto in tutti. Quindi il regno di Cristo è un modo per parlare della sua temporanea attività nella storia. E´ un regno che riguarda noi¸ che deve aiutarci a raggiungere lo scopo della nostra esistenza¸ dopodiché conterà soltanto Dio. Il vangelo di Giovanni ci propone¸ come immagine di questa regalità di Cristo¸ la testimonianza alla verità. Giovanni immagina che a Pilato Gesù abbia risposto: sono re nel senso che sono nato e sono venuto nel mondo per dare testimonianza alla verità. Il dialogo poi continua con la domanda di Pilato: che cos´è la verità? Quello su cui dobbiamo riflettere partendo dal vangelo è questo: che cos´ha a che fare il problema della verità con Gesù¸ cosa significa che è lui che rende testimonianza alla veritภcosa significa la parola verità? In un altro testo di Giovanni c´è la frase: io sono la via¸ la veritภla vita. Ovviamente è una figura retorica; una persona non può dire- io sono la verità-; di per sé neanche Dio può dire- io sono la verità-. Dire che una persona¸ Dio compreso¸ è la veritภè una figura retorica¸ cioè è un modo di dire¸ perché la parola verità si può riferire soltanto alla frase con cui si esprime un giudizio. Non esiste una cosa vera e una falsa¸ l´oggetto è quel che è¸ è l´attribuzione¸ il nome che si dà ad una cosa. Quando Gesù dice di essere venuto a dare testimonianza alla verità intende dire che è venuto a garantire che certe affermazioni sono vere. Allora sorge il problema di come si può arrivare alla veritภe in che senso Gesù può aiutarci ad arrivare alla verità. Come si fa a conoscere qual´è la vera realtà delle cose? Ad esempio: che cos´è l´embrione? E´ persona¸ è già un uomo? Qual´è il vero giudizio¸ la vera definizione? Il magistero della chiesa non ha detto che è persona¸ ha detto che va prudentemente trattato come se fosse una persona¸ segno che anche gli ecclesiastici si rendono conto della delicatezza del problema di cos´è la realtà. L´Antico Testamento e in parte anche il Nuovo Testamento è interessante perché è tutta una serie di racconti diversi per cercare di spiegare qual´è la frase vera per riassumere un accadimento. Caratteristica della bibbia è di avere sempre più storie¸ che si contraddicono l´una con l´altra¸ come si contraddicono l´una con l´altra parabole e parole di Gesù¸ perché la bibbia ci insegna a non essere mai sicuri della veritภa continuare l´indagine¸ ad approfondire¸ a fare sempre ulteriori ricerche. La bibbia è la grande scuola che bisogna rendere testimonianza alla fatica di arrivare alla verità. In che senso Gesù è re? Perché ci insegna a non pronunciare mai un giudizio definitivo dicendo: è cosí¸ non se ne parla più; se ne parla ancora! Il ripensamento¸ il ricominciare a pensare da capo è l´anima dell´intelligenza dell´uomo. Gesù altrove dice di essere servo¸ dà la sua vita in riscatto per molti; questo sarebbe il re? Muore sulla croce¸ ed è re¸ e sta rendendo testimonianza alla verità; quale verità? Questo processo di ricerca della veritภche è caratteristico dell´uomo¸ nella bibbia viene continuamente innalzato a un livello superiore¸ perché si pone la domanda: cosa pensa Dio di questa cosa? E´ un esercizio per la mia mente supporre quell´x di Dio¸ e indovinare cosa direbbe lui. Non c´è mai un´ultima parola; Dio è proprio quello che garantisce che non c´è un´ultima parola. Allo stesso tempo non siamo persone che non sanno mai giudicare¸ però dobbiamo avere la umiltà di riconoscere che i nostri giudizi sono sempre più o meno approssimati¸ e allora siamo persone che insieme ci aiutiamo a correggerci l´un l´altro. Questo è quello che Gesù fa¸ e in questo senso è re¸ perché è maestro¸ educatore¸ profeta¸ giudice¸ ci aiuta sempre a riconoscere di non aver detto noi l´ultima parola. Lui è l´ultima parola¸ l´alfa e l´omega¸ che tace¸ che lascia aperto il problema. La persona che fa la più bella figura nel racconto di Giovanni è Pilato con la sua domanda. Certo è la domanda del cinico¸ che dice che alla verità nessuno ci arriva; ma a quella domanda Gesù non ribatte più. La capacità degli uomini di cercare insieme la veritภforse è questo che Gesù voleva che noi imparassimo dalla sua croce.