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Omelia XXVIII DOM. T.O. B del 14 Ottobre 2012

Trascrizione non integrale La preghiera iniziale partiva dall´idea della parola di Dio che è come spada a doppio taglio. Come va usata questa parola di Dio che è la sacra scrittura? Non sono entusiasta del termine parola di Dio usato come acclamazione al termine delle letture perché dà un´idea troppo affrettata della natura della parola biblica¸ la quale è prima di tutto una parola di uomini¸ perché la bibbia si è formata per attività redazionali nel corso di secoli con continui rifacimenti¸ aggiunte¸ varianti. Il 90 % della letteratura antica è degli autori a cui viene assegnata; la bibbia è di mille mani¸ piena di correzioni e di variazioni¸ quindi è parola di generazioni di uomini¸ il che testimonia se non altro che tutti questi libri hanno destato un interesse profondo e diffuso. Parola di Dio è restrittivo. Cosa c´entra Dio in tutta quest´opera? Dio è presente¸ secondo la nostra fede¸ in questa complessa storia che ha dato origine alla bibbia¸ in quanto è colui che l´ha voluta¸ rispettando la creatività delle sue creature. Quindi dire parola di Dio vuol dire parola totalmente umana¸ e proprio per questo di Dio. Quindi ispirazione non significa imporre all´uomo quello che lui non vorrebbe. Quando leggo la bibbia immagino che Dio mi dica- leggi quel libro¸ anzi¸ se permetti¸ te lo leggo io-. Quando leggo la bibbia immagino che non sia io che la leggo¸ ma che sia Dio che me la legge. E´ in questo modo¸ attraverso questo meccanismo che la parola di Dio diventa viva¸ efficace¸ più tagliente di una spada a doppio taglio¸ che penetra fino al punto di divisione etc. Diventa efficace per questa sua situazione di discorso indiretto. Oggi tutti parlano¸ tutti dichiarano¸ e alla fine ognuno dice parole di parte per difendere una tesi¸ e non cambia un millimetro delle convinzioni della persona¸ tutto diventa insulso ed inutile. Ci sono solo alcune serie di testi che si liberano da questo¸ come la vera poesia¸ che è sincera espressione senza secondi fini¸ fa pensare¸ libera da pregiudizi. In genere acquisiscono questa capacità tutti i testi antichi¸ i quali raccontano una storia che non mi interessa più¸ ed è di fronte a questi testi che io divento veramente un io pensante. La bibbia è totalmente estranea¸ e all´interno della bibbia quello che funziona soprattutto è il racconto inventato¸ la parabola¸ un racconto del tutto artificiale¸ slegato da concretezze del momento¸ e allora diventa la spada a doppio taglio che penetra fino al punto di divisione dell´anima¸ cioè la bibbia che parla all´interiorità vera dell´uomo. Tutto il racconto del vangelo di oggi è di questo genere; Gesù butta in faccia a questa persona una realtà assurda: vendi quello che hai¸ dallo ai poveri¸ vieni e seguimi. Questa è la parola che taglia l´anima¸ perché nessuno ha mai osato dire a un ricco una cosa di questo genere. Poi Gesù dice¸ quasi a se stesso¸ -quanto è difficile etc-. Non è una veritภè una confidenza di Gesù perplesso. Ed è questa che colpisce. E la ripete due volte. E alla fine quella specie di soluzione- tutto è possibile a Dio -¸ che non significa niente¸ non ha un contenuto oggettivo di verità. E´ come il racconto di pensieri che Gesù ha fatto a voce alta. Fa semplicemente capire: voi dovrete sempre considerare il problema della ricchezza¸ desiderata e considerata via di salvezza¸ ma che in realtà si perde nel nulla. Dio mi parla come mi parla un romanzo¸ come mi parla un testo di Lucio Dalla¸ come mi parla Virgilio¸ Eschilo; mi parla soprattutto quando è lontano dal mio mondo attuale.