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Omelia XXVI DOM. T.O. B del 30 Settembre 2012

TRASCRIZIONE NON INTEGRALE Le ultime due frasi del discorso dicono più o meno: ognuno sarà salato con il fuoco¸ buono il sale ma se il sale perde sapore a che cosa servirà? Abbiate dunque sale in voi stessi. Gesù dice di non cacciare l´esorcista anche se non fa parte del gruppo dei discepoli. La sentenza conclusiva è interessante: chi non è contro di noi è per noi. Sembra indicare apertura¸ e potrebbe avere un significato importante per la chiesa di oggi. Di fronte a una quantità di cristiani che non sono contro di noi¸ semplicemente sono indifferenti¸ sono un po´ stufi di venire in chiesa¸ ma se vengono interrogati dicono che non hanno niente contro la chiesa¸ dobbiamo dire che sono per noi. Ho l´impressione che questo esorcista che cacciava i demoni assomigli molto a questo tipo di cristiani non più appassionati¸ non più praticanti¸ i quali però qualche volta nella vita usano il nome di Gesù¸ per modo di dire¸ magari qualcuno di loro qualche volta prega anche alla sua maniera¸ non è di casa¸ ma se interrogato non è contro. A me piace molto pensare che Gesù volesse dire ai discepoli: guardate che la mia influenza è più ampia di quello che sembra a prima vista¸ non ci siete mica soltanto voi; non è neanche necessario che tutti mi seguano come fate voi. A parte che loro lo seguivano perché Gesù li aveva chiamati¸ ed era contento di stare con loro. Ma se Gesù avesse voluto dire che portava nel mondo una serie di idee¸ di modi di pensare¸ destinati ad allargarsi¸ ad essere assimilati da altri¸ e formulati in maniera diversa¸ sarebbe molto bello ed interessante. Non riduciamo la presenza del cristianesimo nella società al numero dei frequentanti abituali della messa. C´è ancora una presenza diluita di cristianesimo nella cultura¸ nel costume¸ nel pensiero di molte persone. E se il cristianesimo fosse nato per essere cosí? E se il piano di Dio fosse proprio che debba esistere questa gradualità? Paolo VI aveva capito queste cose¸ pensava la chiesa come una serie di anelli concentrici. Nella frase al contrario che c´è in Matteo e Luca- chi non è per noi è contro di noi- chi non è favorevole¸ chi non ci apprezza¸ chi non è per¸ quello è contro. Bisogna da un lato accorgersi del nemico nascosto¸ di colui che è un avversario che non svela la sua opposizione¸ e riconoscere invece una simpatia non manifestata. Poi c´è una seconda parte: chiunque vi darà da bere un bicchiere d´acqua – con due clausole- nel mio nome perché siete di Cristo. Cioè non è questione di essere umanitari e dare un bicchiere d´acqua; qui si parla di colui che dà anche il minimo aiuto perché siamo di Cristo¸ non perché siamo tutti uguali¸ ma per la nostra diversità di essere testimoni di Cristo. L´ultima parte è interessante per un motivo opposto¸ quella cioè dello scandalo dei piccoli e soprattutto dell´autoscandalo¸ la mano¸ il piede¸ l´occhio. Cavalo certamente è metaforico¸ vuol dire semplicemente tienilo a freno. E´ la frase che dà inizio a quel concetto fondamentale della tradizione cristiana della mortificazione¸ cioè tenere a freno l´istintualità del proprio essere. L´ultima cosa è che insieme alla macina da mulino c´è questa immagine terrificante della geenna dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue. E´ il contrario dell´entrare nella vita o entrare nel regno di Dio. Vita e regno di Dio sono nell´aldilà o sono la pace con Dio in questa terra? Spostare tutto nell´aldilà è una banalitภavere fede o non averla¸ sentire Dio vicino o non sentirlo cambia la nostra vita quaggiù¸ cambia l´orizzonte. Il fuoco che non si estingue vuol dire che non ci sarà l´annientamento del malvagio¸ ma la sua pena eterna? Ciascuno sarà salato con il fuoco: il sale conserva¸ il fuoco distrugge¸ però tutti e due in un certo senso purificano; cosa vuol dire tutto questo? Questo Gesù che secondo noi era davvero un profeta cosa intendeva dire con queste immagini? Ve lo lascio per la vostra riflessione settimanale.