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Omelia XV Domenica Tempo Ordinario; Anno C del 11 luglio 2004

11 Luglio 2004 - XV DOM. T.O. C -Dt 30¸ 10-14; Col 1¸15-20; Lc 10¸ 25-37 Il racconto del samaritano viene sempre commentato; è uno dei brani più sfruttati di tutto il n.t.; due o tre mesi fa c´è stata una conferenza pubblica anche a Cremona di commento a questo testo del samaritano. Per cui¸ siccome la parabola del samaritano ci insegna ad avere compassione e misericordia dei deboli e dei bisognosi¸ e siccome in questo caso la parte debole delle letture non è il Vangelo che viene sempre commentato¸ ma è la seconda lettura che non viene mai commentata¸ in difesa dei deboli io decido di dire due parole sulla seconda lettura¸ che è l´inizio della lettera ai Colossesi. E lo faccio soprattutto perché non si spiegano mai questi testi; neanche io non spiego quasi mai le seconde letture; ma questa di oggi mi sta a cuore perché è uno dei testi da considerare più importanti di tutto l´epistolario attribuito a S. Paolo. E´ l´inizio¸ la prima parte del famoso inno della lettera ai Colossesi. Faccio notare alcune cose di questo testo perché hanno avuto grandissima importanza per l´impostazione della fede tipica del cristianesimo. Il testo parla di Cristo Gesù¸ quindi parla di Gesù uomo¸ Cristo Gesù è l´uomo Gesù. Cristo vuol dire Messia è Gesù è il suo nome proprio. Il testo dice che Cristo Gesù è immagine del Dio invisibile. E questa è già una cosa di notevole importanza perché vuol dire che nella persona di Gesù¸ e siccome più avanti se ne parlerà ancora non bisogna ignorare che si parla di Gesù crocifisso¸ perché poi alla fine si dirà che con il sangue della sua croce ha pacificato il cielo e la terra¸ e allora la prima frase dice che Gesù¸ e ripeto Gesù di cui dopo poche righe si dirà che è crocifisso¸ è immagine del Dio invisibile. Questo tra l´altro spiega perché gli antichi commentatori dicevano che il buon samaritano di cui si parla nel testo di Luca rappresenta Gesù che viene a salvare gli uomini ed è l´immagine dell´amore del Dio invisibile. Quindi loro interpretavano il Vangelo non come una lezione di vita¸ sebbene Luca lo dica alla fine e questa sia l´intenzione dell´evangelista¸ ma lo interpretavano come una visione teologica dell´importanza della persona di Gesù. D’accordo che le sappiamo già tutte queste cose¸ però mi pare che sia importante capire l´audacia di questa affermazione. Soprattutto per un ebreo che scrive - Gesù Cristo¸ un uomo¸ è l´immagine del Dio invisibile-. Poi¸ subito nella seconda riga¸ c´è un´accuratezza di vocaboli che poi¸ per esempio¸ è entrata nel credo -Generato prima di ogni creatura perché per mezzo di lui sono state create tutte le cose- E quindi c´è la distinzione tra generare e creare. Gesù Cristo è immagine di Dio perché è generato; ecco perché poi si dirà nel credo - Generato¸ non creato¸ Dio da Dio¸ Luce da Luce-. E è generato prima di ogni creatura¸ tanto è vero che¸ per mezzo di lui¸ che c´era giภsono state create tutte le cose¸ e notate che il soggetto di cui si parla nel testo¸ sarà forse un´imprecisione¸ però nel testo non è il Verbo eterno di Dio concepito prima dell´incarnazione¸ come talvolta si pensa¸ ma è colui che ha per nome Gesù Cristo. Questo fatto ha preoccupato e continua a preoccupare commentatori e teologi: si vuol dire che l´umanità di Cristo preesiste a tutta la creazione? Che senso ha dire questo? O si vuole almeno dire che quel modo di vivere¸ quel modo di essere che è apparso nell´uomo Gesù Cristo¸ il suo modo di concepire le cose¸ di dare senso alla realtภquesto precede l´esistenza del mondo e della creazione. Notate bene che non è il mondo che è immagine di Dio¸ non è l´uomo che è immagine di Dio¸ è Gesù Cristo che è immagine di Dio; prima di tutto c´è Gesù Cristo¸ il prototipo è lui; non si può pensare niente¸ né il mondo¸ né le cose¸ né Dio se non partendo da Gesù Cristo. Questo l´ hanno chiamato il cristocentrismo¸ cioè al centro di tutto¸ prima di tutto¸ alla base ogni immaginazione religiosa c´è la figura di Gesù Cristo. Per questo noi diciamo che Cristo è Dio¸ ci chiamiamo cristiani e diciamo che da Gesù Cristo dipende tutto; perché ci sono testi di questo genere nel n.t. -Perché per mezzo di lui sono state create tutte le cose¸ quelle del cielo¸ quelle della terra¸ quelle visibili¸ quelle invisibili (poi ci sono anche parole strampalate¸ lo capisco¸ che riflettono la cultura popolare di quel tempo) troni¸ dominazioni¸ principati¸ potestà -. Poi si ribadisce che tutte le cose sono state create non solo per mezzo di lui ma in vista di lui¸ cioè lui sta all´inizio e alla fine¸ come si dice: l´alfa e l´omega¸ il principio e la fine. Capite perché la Chiesa nei secoli passati ha preteso che tutto dovesse dipendere da Cristo¸ e ha anche preteso¸ cosa che oggi sembra assurda¸ che tutte le altre religioni cedessero il passo al cristianesimo e che si riuscisse a dimostrare che erano tutte da abbandonare¸ a cominciare dall´ebraismo¸ che non bastava. Capite com´è cambiato il mondo e com´è cambiata la fede? Oggi tutte le religioni una vale l´altra¸ il cristianesimo è forse la più attrezzata¸ ma sono tutte lí¸ basta metterle insieme che vadano d’accordo. E il primato¸ la superioritภprima di tutte le cose? E poi un´altra cosa - Prima di tutte le cose e tutte sussistono in lui-. Quindi senza lui niente esiste. Ecco¸ io avevo piacere che in questa domenica¸ dal momento che il clima ci aiuta perché non fa neanche caldo¸ aveste la possibilità di riflettere sulla perentorietà di questi testi¸ e magari ve li rileggete a casa. Lo so che sono un po´ teorici¸ un po´ astratti¸ però il cristianesimo è nato grazie a questi testi. Il Vangelo¸ il Vangelo certo ha dato molti contenuti¸ ha presentato un uomo adorabile come Gesù Cristo¸ ma l´affermazione che quest´uomo adorabile non è semplicemente un esempio di vita¸ non è un buon maestro¸ non è un amico e un compagno delizioso¸ un educatore¸ ma è Dio¸ e che tutti a lui devono sottomettersi¸ e soprattutto deve logicamente essere il principio primo di ogni ragionamento e valutazione della realtภperché lui è prima di tutte le cose¸ tutte sussistono in lui¸ tutte esistono in vista di lui¸ tutte. Allora capite che diventa il principio¸ in uno schema mentale di ragionamento¸ diventa il fulcro¸ il nocciolo¸ il centro da cui tutto si deduce. E è cosí che è nata la teologia¸ la visione cristiana del mondo. E è quello che si dice nel credo: Dio da Dio¸ Luce da Luce¸ Dio vero da Dio vero¸ generato non creato¸ della stessa sostanza del Padre¸ per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. E poi si aggiunge che per noi uomini e per la nostra salvezza. Ecco io volevo solo che ci ricordassimo che essere cristiani significa questo¸ significa credere questo. Non basta per essere cristiani credere che Gesù è stato più bravo di molti altri ed è¸ ripeto¸ un adorabile maestro. Non basta. Il cristianesimo è una fede¸ una religione; questo significa dire che Cristo è Dio. Solo un´altra cosa breve. Egli è anche il capo del corpo¸ cioè della Chiesa¸ primogenito di coloro che risuscitano dai morti¸ per ottenere il primato su tutte le cose. E qui la cosa che mi interessa e che ci vorrebbe più tempo¸ evidentemente¸ per approfondirla¸ e anche questa storicamente è interessante¸ perché la Chiesa viene aggregata subito¸ in questo testo¸ al primato di Cristo. In Efesini la cosa è detta ancora in maniera più chiara¸ perché si dice che egli come capo della Chiesa è al di sopra di tutte le cose. Cioè¸ in altre parole¸ coloro che credono in lui¸ cioè la Chiesa¸ diventano partecipi di questo potere universale di Cristo su tutto quello che esiste. E questo è interessante. Qualcuno potrebbe dire che questo è un pensiero che è stato pericoloso perché la Chiesa ha pensato di poter essere partecipe di questa sovranità universale¸ di questa superiorità rispetto a tutto¸ che è propria del Cristo. Ma non l´ hanno inventato i teologi medioevali questo. Non l´ hanno inventato gli imperialisti¸ mutuando dall´autorità imperiale un´autorità papale¸ ecclesiale; c´è scritto qui: lui è prima di tutte le cose ed è anche il capo del corpo¸ cioè della Chiesa¸ per ottenere il primato su tutte le cose. La Chiesa fa parte di questa operazione del Cristo che ottiene il primato¸ riconcilia le cose del cielo e della terra. Allora il fatto che la Chiesa si sentisse la realtà di cui il mondo non può fare a meno se no è perduto¸ che è caratteristica della secolare concezione della Chiesa¸ deriva da questi testi. Che poi la Chiesa possa qualche volta essersi sbagliata¸ immaginando che questa sua specie di partecipazione al potere di Cristo consisteva nell´avere un potere umano¸ questa è stata una gaffe¸ perché poi il testo dice che piacque a Dio di fare abitare in lui ogni pienezza; cosa sia la pienezza ci sarebbe da ragionarci sopra; riconciliare tutte le cose per mezzo del sangue della croce. Questo sí che la Chiesa alcune volte l´ ha dimenticato¸ credendo di essere la pienezza che tutto risana e tutto riempie mediante la forza: forza politica¸ intellettuale. Invece era mediante l´amore crocifisso della croce; come dice il Vangelo del samaritano: è l´avere compassione. Questo sí. Però l´avere compassione della Chiesa ha il diritto di dominare il mondo. Il mondo ha senso perché la Chiesa di Cristo¸ insieme con Cristo¸ ha la compassione manifestata sulla croce¸ e questo dà senso a tutte le cose. E nessuno può equivalere a questo punto chiarificatore fondamentale. Perché lui solo è l´immagine del Dio invisibile. Tutte le cose sussistono soltanto in lui. E´ esclusivo questo testo: o Cristo o la rovina. E in Cristo la Chiesa: non¸ ripeto¸ mediante potere¸ forza¸ oppressione¸ comando¸ ma mediante l´amore manifestato nella croce. Che è potenza¸ non potere; è diverso. Vedete quante cose possono venir fuori da questo testo. Ecco perché non è bene non predicare mai su questi testi che sono i più densi¸ anche se i più complicati¸ se volete¸ del n.t. Anche perché¸ come dicevo¸ storicamente l´autocoscienza che la Chiesa ha avuto di sé nei secoli passati deriva dall´avere assimilato il contenuto di questi testi. E anche noi dobbiamo qualche volta ritornarci sopra. Specie in un´epoca come la nostra¸ quando per tantissime ragioni¸ tutte valide¸ questo primato¸ questa superioritภquesto diritto di primazia di Cristo¸ e subordinatamente della Chiesa sta per scomparire¸ sta per apparire come assurdo. Perché tutti sono uguali¸ e tutto viene ugualmente dal basso ed è pari. No¸ qui c´è qualcosa che viene da Dio. Ora¸ essere cristiani vuol dire credere ancora a queste cose. Certo bisognerà aggiornarle e adeguarle alla sensibilità critica del mondo contemporaneo¸ ma non dimenticarle come se non ci fossero mai state. Mentre purtroppo molte volte anche molti preti quando predicano non dicono più queste cose qui¸ non le ricordano più come se fossero quelle essenziali¸ e si limitano a presentare il cristianesimo come una specie di lezione di vita per una carità universale. Gente che ha compassione del ferito. Sí¸ è giusto¸ ma perché ho compassione del ferito? Perché Cristo nella croce ha posto questa compassione come l´immagine di Dio¸ che deve dominare il mondo.