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Omelia Lunedì dell'Angelo del 9 Aprile 2012

Non è possibile per ora inserire l´audio TRASCRIZIONE NON INTEGRALE 9 Aprile 2012 - Lunedí dell´Angelo – At 2¸14.22-33; Mt 28¸8-15 Il tema di questo lunedí è praticamente quello del sepolcro trovato vuoto. La prima lettura non si preoccupa di eventuali accuse che il sepolcro sia vuoto a causa di un furto¸ sfrutta il salmo 16¸ uno dei pochi testi dell´Antico Testamento in cui pare si parli chiaramente di una vita dopo la morte. Identificando l´autore del salmo con Davide¸ come era tradizione a quel tempo¸ Pietro dice che il sepolcro di Davide è qui a Gerusalemme e tutti sono convinti che il corpo di Davide sia dentro questo sepolcro che viene ancora venerato; quindi questo salmo che parla di un santo che non vede la corruzione deve necessariamente riferirsi a Gesù; mettendo a confronto un dato di fatto¸ che è il sepolcro di Davide¸ dando per scontato che il salmo è di Davide¸ per evitare che si dica che il salmo dice cose false¸ si spiega che Davide come profeta ha scritto queste parole riferendole al futuro messia Gesù Cristo. Era il modo con cui questi primi predicatori cercavano di convincere che già nell´Antico Testamento era prevista una risurrezione del Messia. E questo era necessario perché probabilmente a quel tempo nessuno si aspettava che fosse possibile una risurrezione come quella di Gesù¸ per cui la salvezza futura viene anticipata¸ e per di più Gesù risorge in un modo che non era mai stato immaginato nella tradizione ebraica¸ perché nello stesso tempo il suo corpo non è più adatto a vivere su questa terra¸ o forse non c´è neanche più il suo corpo¸ tuttavia è capace di apparire ai discepoli in maniera corporea¸ ma poi scompare. Non risulta che la tradizione ebraica abbia mai immaginato una cosa di questo genere¸ al massimo potevano pensare a un morto che ritorna alla vita di prima e poi muore definitivamente un´altra volta. La risurrezione si pensava che dovesse essere duratura¸ non un ritorno alla vita presente¸ ma una trasformazione dell´uomo per vivere sempre in Dio¸ e al massimo la si pensava possibile alla fine del mondo. L´ebraismo riteneva che dovesse cambiare tutto l´universo perché ci fosse la possibilità di questa risurrezione. L´idea che uno potesse già vivere in Dio e rendersi visibile quaggiù era assolutamente assente dal mondo ebraico; per esempio loro credevano che Elia fosse stato rapito in cielo¸ ma non hanno mai pensato che Elia apparisse su questa terra¸ circolava una leggenda che Elia sarebbe tornato¸ ma alla fine dei tempi. Mosè appare nella trasfigurazione¸ ma come un fantasma. Gesù viene presentato come uno che appare e Tommaso potrebbe toccare con il dito la sua ferita. Quest´idea di mettere insieme una trasformazione che divinizza¸ con la permanenza della possibilità di un corpo fisico visibile¸ è una novità assoluta. E´ difficile pensare che degli apostoli delusi potessero inventare questo tipo di risurrezione; non c´era nessun precedente che lo giustificasse; non dico che sia una prova per chi non vuol credere che gli apostoli hanno avuto l´esperienza di vedere Gesù come se fosse in carne ed ossa mentre non lo era. Questa convergenza di due elementi contradditori: vive in Dio e Dio non ha corpo¸ ma può presentarsi corporealmente e non è un inganno: sono idee completamente nuove per quel tempo. La risurrezione non è facile spiegarla come una deduzione che gli apostoli avrebbero fatto per esaltare la persona di Gesù; l´entusiasmo della loro fede li avrebbe portati a pensare che come Mosè Gesù Cristo vive in Dio¸ ma non che appare qui corporealmente. Nei racconti delle apparizioni i discepoli sono sempre svegli¸ svegli prima¸ durante e dopo; si fa presto a dire che hanno inventato¸ non è facile inventare un´esperienza che non ha precedenti¸ bisognerebbe dimostrare storicamente come è potuta nascere questa invenzione¸ e poi soprattutto come ha potuto essere creduta¸ perché non è che gli uomini antichi fossero tutti ingenui creduloni; è sorprendente che anche dei non ebrei abbiano creduto questo annuncio¸ cosí strano e complicato: vive in Dio ma ci è apparso come quello di prima¸ non a tutti ma solo a noi; non è facile spiegare come ha fatto a diffondersi questa credenza¸ che a differenza di quella dei ladri del sepolcro non è scomparsa. E´ girata la voce di un furto¸ che era la più razionale¸ la più logica; come mai la soluzione umanamente più razionale ha perso credibilità e non è stata vincente? Ed è invece risultata vincente l´altra teoria¸ quella incredibile? Un equivoco durato poco tempo¸ in una setta ristretta¸ sarebbe spiegabile¸ ma un equivoco che viene creduto anche da pagani colti e istruiti e che per secoli si mantiente vivo¸ tanto che con Costantino il cristianesimo diventa religione dell´Impero¸ è stata una follia durata 350 anni e che dura ancora oggi? O forsse c´è una testimonianza segreta¸ di Dio¸ che fa capire alle coscienze: credeteci¸ perché è successo? Voi perché ci credete che Cristo è risorto? Avete constatato che parlare di un risorto che ritorna a vivere una seconda volta¸ come Lazzaro¸ è già incredibile; parlare di un risorto che è nello stesso tempo non umano e umano¸ divino e umano¸ che alterna le due possibilitภche può mascherarsi da uomo senza esserlo¸ e credere che questa è una realtà che cambia la vita¸ non un sogno¸ non un bel racconto¸ che cos´è che ha fatto credere che questo era realmente successo? Solo un sepolcro vuoto? Perché nessuno ha verificato? Perché l´ipotesi che Gesù fosse ancora là non è stata diffusa¸ in quei primi giorni¸ da quel sinedrio cosí preoccupato che non si ripetesse l´errore di credere in Gesù¸ errore per il quale l´avevano addirittura crocifisso? Provate a pensare se non è veramente¸ non dico necessario¸ ma più ragionevole credere che c´è qualcuno che difende la verità di questo fatto¸ e questo qualcuno è l´invisibile sapienza di Dio; e chi ci crede¸ anche se non si è mai accorto di questo e non ci ha mai pensato¸ crede perché forse Dio ha mandato un sms al suo cervello e gli ha detto: guarda che è vero tutto questo!