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Omelia ASSUNZIONE B.V.M. del 15 Agosto 2011

TRASCRIZIONE NON INTEGRALE Nel Nuovo Testamento di assunzione in cielo non si parla¸ tanto è vero che per trovare un vangelo che si adattasse al dogma hanno dovuto prendere la visita di Maria ad Elisabetta¸ sfruttando la presenza del Magnificat¸ nel quale peraltro non si parla di nessuna assunzione. L’unica frase che glorifica Maria è- D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata-; il resto è glorificazione di Dio¸ non di Maria. Perché Maria sapeva come si tratta Dio¸ non sempre lo sanno i mariologi e gli iperdevoti di Maria¸ che la pareggiano a Dio¸ cosa che in fondo è una bestemmia. Maria magnifica Dio¸ non se stessa¸ e la stessa frase- tutte le generazioni mi chiameranno beata- non è affatto il riconoscimento di meriti o capacità di Maria¸ perché beato nel Nuovo Testamento si chiama colui che è stato da Dio arricchito di doni e di benedizioni. Quindi quando si dice beata Maria è come si dicesse fortunata¸ perché ha ricevuto¸ non perché ha meritato. Paolo ignora completamente la figura di Maria¸ e si è scelto un brano della lettera ai Corinti dove si fa la graduatoria degli ingressi- ognuno al suo posto¸ prima Cristo¸ che è la primizia¸ poi¸ alla sua venuta¸ quelli che sono di Cristo-. Se Paolo avesse voluto dire che Maria aveva una precedenza sugli altri¸ questo era il punto dove scriverlo; avrebbe dovuto scrivere: prima Cristo che è la primizia¸ poi la sua madre Maria¸ etc. Questo non c´è¸ quindi Paolo ignora completamente la figura di Maria e l´eventuale sua precedenza su altri. Tutto quello che riguarda la madonna sarebbe interessante ricostruirlo storicamente¸ perché è un continuo accrescimento di lodi¸ esaltazioni¸ che è interessante soprattutto per capire come ha funzionato l´attitudine della chiesa in questi duemila anni. Fin dagli inizi del secondo secolo¸ quando si parla della madre di Gesù la si onora e la si mette al di sopra di tutti gli altri santi¸ questo è vero. E´ la situazione che è ancora presente nelle preghiere eucaristiche; l´antico canone romano quando fa l´elenco nomina per primo Maria e poi i dodici apostoli¸ e a loro legava i vescovi di Roma¸ e alla fine alcune sante che allora godevano di molta devozione. Maria è semplicemente la prima dell´elenco¸ quella che ha un posto d´onore¸ ma che come si dice¸ è prima inter pares¸ cioè tutti questi testimoni della fede vivono ora in Dio. C´è una specie di precedenza di cortesia¸ si mette al primo posto Maria perché è la madre fisica di Cristo; la sua maternità sempre è stata creduta maternità verginale¸ e cosí crede anche il mondo protestante classico. Viene nominata per prima¸ ma non c´è una differenza di condizione effettiva¸ vive in Dio¸ lei per prima¸ con tutti i santi. Anche nelle attuali preghiere eucaristiche il di più di Maria consiste soltanto in questo essere recitata per prima¸ come quella che riteniamo la prima da salutare¸ come si fa quando si va in una casa¸ per il suo legame con Cristo. Col passare del tempo si inserisce un tema¸ caratteristico della cultura antica¸ presente anche nel salmo che esalta le nozze di un re di Israele che ha sposato una principessa. Quello che interviene a un certo punto è il titolo di regina¸ che nel medioevo è il modo migliore per indicare l´eccellenza¸ e nasce il concetto di Maria che in cielo¸ tra i santi¸ è incoronata regina. Specialmente al di là delle Alpi c´è una quantità di raffigurazioni dove il Padre e il Figlio incoronano Maria. Il primo concetto che nasce è questo: Maria è in cielo con una dignità che Dio le ha conferito perché è la madre del suo figlio. Quando viene la novità dell´Assunta? Verso il quarto¸ quinto secolo¸ prima in oriente e poi in occidente. E´ un´ipotesi che vuole rispondere alla domanda¸ curiosa ma anche devota: come sarà morta Maria? Perché il mondo antico¸ come il nostro¸ ha paura della morte¸ sa che la morte è un momento tremendo¸ in cui la psiche della persona è messa in grave difficoltภha l´impressione che nel momento della morte ci sia una specie di inquietudine interna¸ cioè che sia veramente un passaggio tragico e drammatico. Colei che in cielo diventerà regina è passata attraverso questa morte? Oppure le venne fatta la grazia di una morte dolce¸ la dormitio Mariae¸ e si è addormentata nella morte? Dalla dormitio si passa¸ attraverso l´influsso della teologia medioevale che cerca di sapere tutto sul rapporto anima corpo¸ alla domanda: l´anima va in cielo¸ e il corpo ha forse subito la corruzione del sepolcro? E si avanza l´ipotesi: ma no¸ anche con il suo corpo¸ immediatamente trasfigurato¸ è salita presso Dio¸ ed è stata liberata dalla corruzione del sepolcro¸ attenti¸ cosí come era stata liberata dal peccato già nel suo concepimento. Il concepimento senza l´eredità di Adamo¸ e assunzione senza il passaggio della morte si congiungono insieme e si confermano l´un l´altro. E´ una geniale induzione che nasce dal ragionamento credente: mi piacerebbe pensare che Maria è morta cosí cosí come mi piace pensare che non ha subito quella fatica di superare il male che fin da bambini dobbiamo cominciare a fare¸ perché è nata pura ingenua¸ non ha quel peso di un´eredità storica di cattiverie¸ è stata esentata da tutto. E diventa la figura ideale della nuova Eva¸ della nuova umanitภche ha partorito infatti il figlio stesso di Dio¸ e la divinità di Cristo si è riflessa sulla madre¸ ancor prima del concepimento non di Gesù ma della madre stessa¸ in maniera che è diventata una creatura purissima; allora nasce anche: splendida come l´aurora etc¸ frasi che nel Cantico dei Cantici il fidanzato dice alla sua ragazza¸ bella come la luna¸ coronata di stelle. E nasce questa specie direi di estetica graziosa descrizione dell´ideale Maria. L´oriente cristiano¸ la chiesa greca¸ bizantina¸ russa¸ hanno ovviamente rifiutato la dichiarazione dogmatica di Pio XII¸ perché tutto quello che fa il papa è sbagliato. Loro continuano a ritenere che Maria è veramente in cielo con tutto il suo essere¸ ma considerano questo una pia¸ antica¸ devota credenza; non hanno il concetto di dogma per questo testo. Secondo me quella è la posizione più intelligente: è bello pensare a Maria cosí. E la loro devozione a Maria è infinitamente superiore alla nostra¸ basta pensare a tutte le icone¸ con tutti i titoli che ha Maria: è la prima dei santi¸ è quella che non sa neanche cos´è il peccato¸ è l´innocenza fatta creatura¸ è colei che perfino nel suo morire non s´è neanche accorta di passare da questo mondo al Padre; e si dice: a me piace pensare cosí. Non posso dire l´errore perché se no mi licenziano; Pio XII ha voluto il dogma; erede com´era di una tradizione oggettivistica¸ definitoria. E il dogma l´ha formulato con un linguaggio scolastico¸ freddo¸ e per di più oggi¸ sia filosoficamente che scientificamente traballante. Anima e corpo¸ la formula è diventata questa. Pio XII l´ha fatto perché negli anni tra il 40 e il 50 c´è stata una richiesta pressante da parte di tutta la chiesa perché si arrivasse al dogma¸ e nel 50 lui l´ha proclamato perché bisognava rivalutare il corpo dell´uomo dopo gli orrori della guerra. Questa è l´idea da apprezzare. Oso perfino pensare che Pio XII¸ che io ritengo abbia fatto tutto il possibile¸ che però non è riuscito a fermare le stragi di Hitler contro gli ebrei¸ ha cercato in mille modi di riparare a quel fallimento e ha cercato di recuperare: bisogna fare in modo che non succeda più che un corpo venga massacrato¸ ignorato¸ stuprato¸ utilizzato come arma di guerra. C´era stata anche la bomba atomica¸ per ottenere la pace e la vittoria si era dovuto massacrare innocenti che non c´entravano. C´erano state le stragi degli alleati in Germania¸ città bombardate. A un certo punto il corpo di Maria¸ direi fisicamente pensato¸ elevato in cielo¸ doveva servire per rispettare il corpo dell´uomo. E´ stata¸ direi¸ una scelta dettata da un´inquietudine interiore non solo di Pio XII ma di tutti quelli che invocavano questo: il corpo di Maria come simbolo della dignità di ogni corpo umano. Se viene staccato da questo momento di partenza il dogma risulta pesante da credere¸ anche perché ha provocato tra i teologi una quantità di problemi che non hanno soluzione¸ perché tutta la vecchia teologia immaginava sempre un´anima che arriva in cielo e un corpo che verrà risorto alla fine; l´eccezione Maria sconvolge tutta la descrizione¸ già balorda di suo¸ del dopo morte. I teologi sono ancora lí che bisticciano. Non è stata una cosa felice per la teorizzazione della visione cristiana dell´aldilà. E´ stato un tentativo disperato di chiedere perdono per tutte le offese alla corporeità umana che erano state fatte nelle guerre. E oggi potrebbe avere ancora senso per tutte le offese che si fanno alla corporeità umana¸ oltre che nelle guerre¸ nella degradazione del corpo dell´uomo per esempio a livello di sfruttamento sessuale. Certo che rispetto alle tragedie dei campi di concentramento qualche pastrocchio nel sesso è niente¸ anche se lascia tracce psicologiche difficili da sopportare. Capite che interpretare l´Assunta in questo senso le dà un volto un po´ diverso da quel devozionalismo un po´ esteriore con cui spesso viene vissuta.