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Omelia SS. TRINITA' A del 19 Giugno 2011

TRASCRIZIONE NON INTEGRALE--------------------- La festa della Trinità dovrebbe essere la celebrazione della rivelazione di Dio¸ come si è presentato nel nuovo testamento grazie alla persona di Gesù. Come dice la preghiera iniziale: Padre che ci hai rivelato il mistero della tua vita-. Più che il mistero della sua vita direi che ci è stato rivelato il mistero della relazione divina con noi. Sono del parere che se Dio è Dio rimane veramente un mistero insondabile per noi¸ e quello che di lui¸ anche nel nuovo testamento¸ ci è stato fatto conoscere non ha la pretesa di dirci come Dio vive da Dio¸ perché ciò potrebbe essere fatto solo con immagini antropomorfiche che alla fine trasformano Dio al massimo in un santo¸ in un sant´uomo. Il mistero di Dio va invece rispettato. Quello che ci è stato rivelato è l´intenzione che Dio ha nei nostri riguardi¸ nei riguardi di questa parte dell´universo che è il pianeta Terra nel quale noi viviamo. Quindi quello che ci è rivelato è l´atteggiamento divino nei nostri confronti¸ le sue intenzioni a nostro riguardo¸ il suo modo di comportarsi con noi che siamo il frutto più elevato¸ e probabilmente ultimo nell´evoluzione della vita su questo pianeta. Il nuovo testamento ci dice: se credi in Dio¸ se accetti quell´ipotesi che la tua mente ti suggerisce fin da quando sei bambino¸ che ci deve essere qualcosa che dirige il tutto¸ e lo chiami Dio¸ ti aiuto a pensarlo¸ ma non in se stesso¸ ma per quello che riguarda il rapporto con te¸ il rapporto con noi. Questo mi pare che sia lo scopo di tutto il discorso del nuovo testamento. E direi che la preziosità del nuovo testamento sta proprio in questo; il nuovo testamento ci dice anche molte cose su cos´è l´uomo¸ ma lo dice sempre in rapporto all´uomo che si rivolge a Dio; ma la grande originalità del nuovo testamento è parlare di Dio in una maniera che non assomiglia a quella dei filosofi¸ perché in fondo parla di Dio raccontando la vita di un uomo¸ e le intenzioni di un uomo che si chiama Gesù. Quasi a dirci: tu Dio non puoi conoscerlo¸ è un essere di una complessità per te indescrivibile e irraggiungibile¸ ma siccome voi siete su questo pianeta il fine che lui desiderava che foste¸ Dio vi tratta come suoi collaboratori perché voi portate avanti l´opera della creazione¸ e allora ha mandato un uomo nel quale si rispecchia¸ alla maniera come questo può accadere in un uomo¸ quali sono le intenzioni di Dio per la sorte di questa particella dell´universo. Mi pare che il nuovo testamento ci dia la possibilità di capire questo¸ perché ci presenta nella persona di Gesù un uomo che¸ nei limiti della cultura del suo tempo¸ ci ha lasciato un patrimonio di esempi¸ di parole¸ spesso volutamente enigmatiche perché letti nelle varie epoche della storia inducono a riflettere¸ pensare; non sono una verità già fatta e denunciata¸ ma sono stimoli al pensiero e alla riflessione. Quindi prima di tutto Gesù è venuto a dirci: Dio continui ad essere l´oggetto della vostra ricerca e del vostro pensiero. Poi nel suo comportamento umano Gesù ci ha detto un´altra cosa¸ quella che dice Giovanni nel Vangelo: guardate che Dio vuol bene a questo mondo¸ perché l´ha fatto; anche se sa che questo mondo ha bisogno di essere continuamente purificato¸ rinnovato¸ pulito¸ risistemato¸ e lascia a voi uomini molti compiti a questo proposito; ricordatevi dunque due cose¸ che dovete essere pieni di amore per tutto quello che esiste¸ soprattutto per i vostri fratelli uomini¸ e che dovete cercare di proteggere la vitalità di questo pianeta anche a costo di qualche rinuncia e sacrificio. Alla fine i primi cristiani devono aver capito: questo vuole Dio da noi¸ che ci occupiamo dei nostri fratelli uomini su questo pianeta¸ per dare loro una maggiore solidità interiore¸ una sicurezza di essere non giudicati da Dio¸ ma perdonati¸ a condizione che si comportino seriamente nei suoi confronti; persone che devono avere il coraggio di rischiare e di amare. Quando Gesù ci dice di fare del bene ai nostri nemici non ci dice di cominciare a farlo domani mattina¸ ci mette davanti una meta ultima. Gesù per primo queste cose¸ nel suo piccolo¸ ma molto in piccolo devo dire¸ le ha praticate; anche se con Giuda ha avuto le sue difficoltà psicologiche¸ ma in fondo le ha superate. In questa debolezza¸ in questa normalità dell´agire di Gesù io vedo il primo grande messaggio¸ che è quello che aveva già intuito il libro dell´Esodo quando Mosè prega il misterioso Dio: mi raccomando¸ stai con noi. La risposta viene in Gesù: Dio sta con noi¸ nascosto in Gesù. Mistero rivelato non è cos´è Dio¸ come funziona Dio¸ ma è come¸ in che maniera potete sentire Dio vicino. Guardate Gesù; Gesù dice quello che Dio è per voi¸ non in se stesso. Tutto quello che è stato fatto a partire dalla metà del secondo secolo ha stuprato l´idea evangelica di Dio; è stato un vero stupro¸ perché si sono prese le categorie e i concetti della filosofia greca e si è cercato di dire cos´è Dio in sé; si è parlato di sostanza¸ di persona¸ usando parole assolutamente improprie; sono già improprie quando parliamo di noi uomini e delle cose¸ tanto è vero che serie di filosofi hanno continuato a cambiare il significato di questi termini; quello che Heghel chiama sostanza non è quello che San Tommaso chiamava sostanza¸ e non è quello che un filosofo contemporaneo chiama sostanza; e lo stesso vale per persona¸ che non esisteva neanche come categoria nella filosofia greca¸ l´hanno inventato i cristiani¸ persona in greco vuol dire maschera. E con una curiosa ipocrisia tutti questi teologi hanno detto: il mistero di Dio è insondabile¸ quello che dico io è solo uno sforzo; intanto però questo sforzo che loro facevano pian piano è diventato dogmatico. Tanto è vero che già nel settimo secolo nasce un simbolo di fede che a pensarci bene è assurdo perché dice che chi non crede che Dio è come lo descrivono i teologi¸ una sostanza tre persone distinte reali ma uno¸ chi non crede alle formule di quel credo non si salva. Questa è bestemmia. Non si salva chi non crede in Gesù e in Dio¸ ma chi non crede alle formule non si può affermare che non si salva. Infatti il simbolo -quicumque- c´è nei libri¸ ma non viene più usato¸ perché la chiesa capisce questi errori. E questo è stato il primo stupro della Santissima Trinità. La quale nel nuovo testamento nasce per far capire alla gente che Dio è vicino a noi¸ che Dio ci capisce¸ che Dio pur essendo l´altissimo quando si occupa di noi si occupa con la stessa cura e delicatezza con cui noi ci occupiamo del canarino¸ debole animaluccio nelle nostre mani. La bibbia parla di Dio Padre¸ Figlio¸ Spirito¸ una specie di anima di tutte le cose¸ e dice che il desiderio di Mosè è vero¸ Dio è vicino a te¸ non preoccuparti di sapere come è fatto. L´errore della vecchia teologia non è spento¸ perché ancora si fanno ricerche sull´-essenza della Trinità-. La bibbia aveva un´altra intenzione¸ quella di dire: guarda che Dio si umanizza¸ Dio diventa perfino una cosa perché ti vuol bene. Non interviene a far tante cose nel mondo che tu vorresti che lui facesse e non ti spiega il perché non lo fa¸ però sappi che ti dà testimonianza che se non lo fa ci sarà una ragione¸ e forse la ragione è stimolare la tua crescita umana. L´errore di aver trasformato la Trinitภcosí come la reciteremo nel prefazio¸ in una cosa incomprensibile! Quando invece era la testimonianza della somma vicinanza. C´è poi stata una seconda operazione¸ fatta soprattutto dalle chiese cattolica e ortodossa¸ per dar soddisfazione alla tendenza politeista dell´umanità di allora. Mentre il nuovo testamento parla della vicinanza di Dio in persona tramite Gesù Cristo e lo Spirito Santo¸ e cancella ogni altro tipo di mediazione (ci sono soltanto gli angeli¸ che però vengono soltanto a portarci il bigliettino con la notizia e basta)¸ le chiese soprattutto cattolica e ortodossa hanno costruito una quantità di mediatori vicini a noi perché Dio non lo si può raggiungere. Facendo il contrario di quello che il nuovo testamento voleva. Si è cominciato con la madonna¸ i santi¸ i martiri. Adesso la gente sente vicino a sé Woitila¸ Padre Pio¸ le varie madonne circolanti¸ e non Dio. Questa è la propaganda all´ateismo che fu fatta dalla prassi cattolica e ortodossa. I protestanti hanno cercato di stroncare questo vicolo cieco¸ ma non ci sono riusciti¸ e la loro assenza di mediazioni di santi etc ha finito per portare a una religione sterile e all´interno del mondo protestante la ricerca di qualcosa che faccia da schermo tra noi e Dio è continuata in altre forme: gli evangelizzatori¸ i predicatori¸ le danze¸ i canti¸ la musica¸ Bach; e Dio viene sempre respinto. I più atei di tutti sono i teologi della dottrina trinitaria e gli adoratori di madonne e santi! Bisogna recuperare l´intenzione originaria del nuovo testamento; Gesù è venuto a dirci: Non cercate altre cose¸ non cercate altre immagini¸ altre persone; potete avere il contatto diretto con colui che ha in mano tutto l´universo; non abbiate paura a invocarlo. La lettera agli Ebrei lo dice chiarissimamente: tutti noi abbiamo accesso al trono della grazia. Cristo è andato in cielo e ci ha aperto una strada che noi tutti dobbiamo¸ non -possiamo-¸ percorrere se vogliamo arrivare a Dio. E non c´è in mezzo l´aiuto di nessuno¸ se non eventualmente della chiesa¸ come colei che consegna i contenuti del nuovo testamento e li spiega e aiuta a mantenerli vivi; tutti insieme eventualmente ci aiutiamo gli uni gli altri; ma l´io-tu nei confronti diretti di Dio è possibile; Cristo ce l´ha meritato con la sua croce. Se questo è possibile¸ ogni sosta a una stazione intermedia¸ che come tale è sempre lontanissima da Dio¸ è una sosta che non ha senso.