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Omelia IV QUARESIMA A del 3 Aprile 2011

RIASSUNTO Il vangelo di oggi ha due difficoltภuna è l´antigiudaismo latente¸ che ci disturba¸ e l´altra¸ ancor più sconvolgente¸ è la questione del miracolo. Le frasi messe in bocca al cieco sono state per due o tre secoli la chiave per costruire la dimostrazione che Gesù era Dio: Gesù ha compiuto dei prodigi che sono sicuramente accertabili¸ e nello stesso tempo si presentava come figlio di Dio¸ se tutto questo fosse stato un imbroglio Dio non gli avrebbe mai concesso di compiere questi miracoli. Su questo ragionamento di prova si è impostata tutta l´apologetica cristiana. L´altro argomento¸ che faceva effetto nei primi secoli¸ ma ormai non funzionava più¸ era l´adempimento delle profezie; non funzionava più perché ci si rendeva conto che l´operazione era stata al contrario: affermata la fede in Cristo¸ si era andati a cercare nell´ antico testamento alcuni testi che potessero adattarsi. Al giorno d´oggi non funziona più neanche il miracolo. Bisogna riconoscere che tutti coloro i quali dicono che i miracoli non esistono dicono il falso. La documentazione di prodigi non ancora naturalmente spiegabili è sufficiente per riconoscere che il fatto esiste¸ ed è un fatto che si verifica molto più spesso in un contesto religioso¸ particolarmente in un contesto religioso cristiano. Molti scienziati o persone in generale danno per scontato che quelli che vengono fatti passare per miracoli sono tutti degli imbrogli¸ oppure che non sono avvenuti del tutto. E questo mi pare che sia disonesto¸ perché i fatti ci sono. Mi domando se è seria e onesta la rimozione del problema miracolo tutte le volte che si parla della possibilità di validare una religione¸ se non proprio con delle prove¸ con degli indizi positivi a favore di una realtà soprannaturale non attingibile se non mediante la fede e la preghiera. La filosofia contemporanea non si preoccupa di condannare la fede nel miracolo¸ semplicemente lo ignora. Ma gente che torna guarita dai seminari c´è. Riflettendo su questo brano si dovrebbe pensare se questa emarginazione a livello di indagine scientifica e filosofica del problema miracolo sia indice di serietภoppure non sia un´ostinazione esattamente simile a quella dei farisei¸ descritta qui nel vangelo. Tra l´altro questi farisei che non cedono di fronte all´evidenza del fatto assomigliano ai cardinali che non volevano ammettere l´evidenza del fatto spiegato da Galileo¸ e che hanno fatto la stessa figura che stanno facendo oggi molti scienziati i quali si rifiutano anche di prendere in considerazione l´ipotesi che il fatto sia vero. E che¸ se è vero¸ meriti che ci si domandi se significa qualcosa. Queste realtà di fatto sono un elemento abbastanza marginale anche nella nostra esperienza di fede¸ ma se fossero veramente dei doni di Dio¸ che ci manda per incoraggiare la nostra fede¸ trascurarli del tutto potrebbe voler dire essere anche noi poveri stupidi.