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Omelia BATTESIMO DEL SIGNORE del 8 Gennaio 2006

Omelia 8 gennaio 2006 Le letture della messa di oggi sono tra le più complicate che si possono scegliere per questa giornata. La prima è molto bella¸ l’avete sentita. Già altre volte ho fatto notare la tendenza poetica di questa seconda parte del Libro di Isaia e nel suo modo molto bello¸ ma che potrebbe diventare illusorio¸ di presentare la salvezza di Dio come la soluzione di tutti i bisogni che fanno soffrire l’uomo. Per cui nella lettura si parla di questo banchetto¸ di questa possibilità di bere e di saziarsi gratuitamente¸ si promette che verranno i popoli a portare doni al popolo di Dio e poi¸ alla fine¸ si assicura che queste promesse di benessere che Dio fa al suo popolo si avvereranno certamente perché la parola di Dio è come la pioggia e¸ come infallibilmente la pioggia fa fruttificare il terreno e fa crescere erbe e piante¸ cosí¸ infallibilmente¸ la promessa di Dio è destinata ad avverarsi. Io ho già parlato altre volte della bellezza di questi testi e¸ nello stesso tempo però¸ ho ricordato che sono delle consolazioni poetiche che devono servire a mantenere vivi il coraggio e la speranza¸ ma non sono delle predizioni. Cioè¸ quello che è presentato in maniera cosí suggestiva in questi testi¸ cioè questo esaudimento da parte di Dio di tutte le richieste che gli uomini gli presentano per i bisogni da cui sono afflitti è un messaggio¸ appunto¸ di conforto¸ di consolazione¸ di speranza¸ è un incoraggiamento. Non è un programma di governo¸ ecco. Dio¸ di fatto¸ non agisce come c’è scritto in quel testo¸ quello è una poesia consolante¸ ma¸ come ho già detto tante volte¸ molto spesso Dio ci incoraggia¸ ci conforta e poi si aspetta che siamo noi per primi a lavorare e ad affaticarci per ottenere quello che lui ci ha prospettato. L’aiuto di Dio c’è ma non è cosí automatico come queste letture tendono a presentare. La seconda lettura – questo lo dico perché avendole sentite queste letture avete pure diritto ad averne un’illuminazione – la seconda lettura è¸ anche questa¸ complicata soprattutto perché contiene diverse tematiche¸ diverse idee che sono caratteristiche dell’autore della prima lettera di Giovanni ed è uno tra i testi più complicati del N.T. Quella frase che avete letto e sentito che tre sono quelli che danno testimonianza: lo Spirito¸ l’acqua ed il sangue attende ancora di essere spiegata in maniera convincente. Cosa voglia dire che Gesù non è venuto soltanto con l’acqua ma con il sangue¸ anche questo è ancora in attesa di una spiegazione che sia¸ ripeto¸ da tutti condivisa. Quindi è un testo di grande complessità. Eventualmente per chi avrà la buona volontภsi potrà parlarne domenica prossima alle 16¸ ma non c’è tempo di parlarne qui. Ecco perché io mi limito a dire due parole sul vangelo che è invece brevissimo e¸ direi¸ mentre le prime due letture erano sovrabbondanti di temi e di immagini¸ il vangelo pecca al contrario¸ per eccessiva sobrietà perché dice le cose in maniera assolutamente secca e non ci permette di comprendere il vero significato di quello che l’evangelista intende dire. Che il Battista dica: “Io vi ho battezzati con acqua” non fa problema¸ ma cosa significa che “Egli vi battezzerà con lo Spirito Santo”? Cosa vuol dire che Gesù ci battezzerà con lo Spirito Santo? Se la parola battezzare¸ come c’è scritto sui vocabolari¸ significa immergere¸ battezzare con acqua è addirittura un pleonasmo¸ perché è chiaro che se battezzare vuol dire immergere¸ l’immersione ovvia è nell’acqua. Quindi bastava dire “Io vi ho battezzati”¸ ma cosa vuol dire immergere con lo Spirito Santo¸ nello Spirito Santo? Il greco è molto meno preciso della traduzione italiana¸ dice soltanto “Vi battezzerà…” e poi c’è un dativo senza articolo¸ “Vi battezzerà di Spirito Santo”. Potrebbe voler dire “Con la potenza dello Spirito Santo”¸ potrebbe voler dire immergendovi nello Spirito Santo¸ ma che cosa significa tutto questo? E capite che la cosa non è priva di interesse perché noi cristiani abbiamo un battesimo dal quale tutto incomincia. E il nostro è un battesimo… Non è il battesimo di acqua di Giovanni Battista¸ anche se usiamo l’acqua¸ ma è un battesimo di Spirito Santo. E cosa vuol dire essere battezzati con lo Spirito Santo? Ma¸ all’interno del vangelo¸ quando mai Gesù¸ nella sua vita terrena¸ ha battezzato con Spirito Santo? Che Gesù abbia battezzato con acqua non pare¸ c’è un versetto del vangelo di Giovanni che dice che anche lui battezzava insieme con il Battista¸ ma gli altri evangelisti non parlano di questo. In ogni caso deve essere stato un episodio molto circoscritto. Gesù non ha battezzato con acqua¸ e cosa vuol dire che ha battezzato con Spirito Santo? Se avessimo usato il vecchio formulario della messa¸ prima che venissero introdotte le due nuove letture che avete invece sentito¸ avremmo letto il discorso di Pietro riportato da Luca a Cornelio al capitolo 10 degli Atti degli Apostoli e avremmo trovato in questo discorso l’equivalente di quello che dice il vangelo¸ detto però con altre parole¸ e ci avrebbe aiutato¸ adesso ve lo leggo¸ infatti¸ forse¸ non dico ad esaurire la comprensione del vangelo ma a concretizzare un po’ di più quello che dice il vangelo. Il testo degli Atti¸ prima parla di quello che il vangelo dice¸ dopo: “Vide aprirsi i cieli¸ lo Spirito discendere su di lui come una colomba¸ sentí la voce dal cielo”. Tutto questo nel discorso di Pietro è sintetizzato in queste parole “Dio consacrò in Spirito Santo e potenza Gesù di Nazareth”. E’ la stessa cosa. Cioè: voi conoscete ciò che è accaduto in tutta la Giudea¸ incominciando dalla Galilea¸ dopo il Battesimo predicato da Giovanni. Quindi è a questo che ci si riferisce: come Dio consacrò in Spirito Santo e potenza Gesù di Nazareth. E questo¸ secondo me¸ è l’equivalente di quello che il vangelo racconta dicendo che vide i cieli aperti¸ lo Spirito scendere come scende una colomba e sentí una voce dal cielo che diceva “Tu sei mio figlio”. L’equivalente di questo¸ il riassunto di questo¸ il titolo da mettere sulla cronaca di questo fatto è quello che diceva il discorso di Pietro “Consacrato in Spirito Santo e potenza”. Possiamo tradurlo in parole ancora più facili dicendo che quell’episodio avvenuto dopo l’uscita dall’acqua di Gesù era il dono che Dio faceva a Gesù di Nazareth della pienezza del potere divino¸ riempiva Gesù di Spirito Santo. Dovremmo ancora chiederci a cosa serve lo Spirito Santo. Quando un uomo è riempito di Spirito Santo¸ cosa gli succede? Sono ragionamenti che si dovrebbero fare il giorno di Pentecoste¸ ma noi li possiamo anticipare oggi. A me pare che si possano dire due cose: che¸ secondo il N.T.¸ quando si parla di Spirito Santo che investe una persona¸ che riempie una persona¸ come qui - e quindi la cosa vale anche per noi¸ “battezzati nello Spirito Santo” - direi che il N.T. sottolinea soprattutto¸ non esclusivamente¸ ma soprattutto la forza¸ la capacitภil coraggio di amare. E’ vero che Spirito Santo equivale ad amore¸ ecco perché nella seconda lettura¸ che avete sentito all’inizio¸ si parlava dell’amore¸ poi si parlava dello Spirito. C’è un collegamento. Lo Spirito è presentato come colui che dà all’uomo¸ anche all’uomo peccatore¸ non dimentichiamo che il peccato spesso è odio¸ invidia¸ frustrazione per la propria impotenza¸ desiderio di sopraffazione. Il peccato nasce da una profonda ostilità nei confronti della vita¸ degli altri¸ di sé stessi. Lo Spirito Santo è l’antidoto al peccato perché dà il coraggio¸ non voglio dire dell’ottimismo perché non voglio fare la réclame all’Unieuro¸ ma¸ voglio dire¸ è la visione equilibrata della realtภil coraggio di continuare a stimare ed amare nonostante tutto. Questa è la forza dello Spirito Santo come la sottolinea soprattutto il N.T. Per questo¸ forse¸ la seconda lettura diceva che è venuto come lo Spirito Santo che è acqua e sangue¸ perchè Gesù ha avuto il coraggio di spargere il suo sangue per voler bene agli altri. Ma questo riguarda la seconda lettura. Allora consacrò in Spirito Santo e potenza Gesù di Nazareth vuol dire che lo arricchí¸ lo riempí di questa capacità di amare nonostante tutto. L’A.T.¸ invece¸ ha dello Spirito Santo un’altra idea¸ prevalentemente s’intende¸ che però trovo pure molto interessante e che nel N. non è cancellata¸ è quella che una volta si diceva in un versetto che si cantava sempre dopo il “Veni Creator”: manda il tuo Spirito e le cose saranno create e rinnoverai la faccia della terra. Lo Spirito dell’A.T. è l’energia vitale¸ è Dio che fa esistere le cose¸ aleggiava sulle acque prima dell’inizio della creazione¸ è la potenza che fa nascere la vita e¸ in questo senso¸ diventa una pura combinazione¸ intendiamoci¸ è una pura combinazione¸ però diventa curioso che lo Spirito Santo sia paragonato all’acqua e noi sappiamo scientificamente che dove c’è acqua si può sperare che venga la vita¸ dove non c’è acqua forse si potrà arrivare a qualche batterio¸ ma la vita non si sviluppa¸ non si va oltre un certo stadio. Acqua e vita stanno insieme. Lo Spirito delle acque nel mito dell’A.T. è quello che dà la vita. Lo Spirito Santo¸ allora¸ è questa energia che fa progredire la vita e¸ volendo¸ potreste dire che le due cose stanno insieme perché l’amore fa progredire la vita. Chi spegne l’amore¸ in fondo¸ anticipa o affretta la morte perché non si prende cura delle cose¸ le trascura¸ le disprezza¸ le odia. Queste due parole¸ vedete¸ vita e amore¸ sono lo Spirito. Quando Gesù avrà battezzato nello Spirito Santo? Molti commentatori dicono quando guariva i malati¸ quando ridava la vista ai ciechi¸ certo¸ ma anche quando insegnava¸ diceva le beatitudini. Faceva capire quali sono i valori della vita¸ diceva di guardare i gigli del campo¸ esaltava la povertภraccontava le parabole¸ apriva la mente¸ faceva ragionare le persone. Questo era battezzare nello Spirito Santo¸ cioè buttarti dentro nell’intelligenza di Dio¸ nella forza vitale di Dio e questo lo diceva gli Atti degli Apostoli. Torno alla frase che giustifica questo mio commento: “Dio consacrò in Spirito Santo e potenza Gesù di Nazareth¸ il quale passò beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo perché Dio era con lui”. Sono le stesse cose che il vangelo dice in maniera più complicata e contorta e che equivalgono a quello che dice il vangelo. Questo è battezzare nello Spirito Santo: “Passò beneficando e risanando”. Gli antichi¸ disgrazie e malattie le attribuivano tutte al diavolo¸ quindi beneficare e risanare quelli che stavano sotto il potere del diavolo voleva dire praticamente beneficare e risanare tutti da tutti i tipi di mali¸ quelli fisici¸ quelli intellettuali¸ dalla malattia all’ignoranza¸ dalla malattia alla cattiveria. Risanava. Questo è battezzare nello Spirito Santo¸ formula¸ se volete¸ arcaica¸ un po’ oscura di cui¸ però¸ bisogna sciogliere il significato. Quando i genitori vengono a far battezzare i loro bambini¸ quando noi siamo stati battezzati è successo esattamente questo. Non che ci hanno messo dell’acqua¸ han fatto dei riti magici¸ è successo che lo Spirito di Dio ha preso possesso di noi e ci ha reso capaci di essere vitali nella vita¸ perché lo Spirito è fonte di vitalitภla vitalità è salute¸ la vitalità è forza¸ la vitalità è intelligenza¸ ma soprattutto¸ la vitalità è¸ come dicevo all’inizio¸ il coraggio di continuare sempre a stimare ed ad amare¸ nonostante tutto. Questo vuol dire essere battezzati e¸ siccome essere battezzati è questo¸ è ancora giusto e intelligente battezzare i bambini il più presto possibile.